BRINDISI- Gasdotto attraverso la marina di Torchiarolo, il senatore Vittorio Zizza di Direzione Italia chiede un’indagine conoscitiva alla Commissione Ambiente. “Urge quanto prima conoscere nei dettagli il progetto del gasdotto Eagle LNG che attraverserà Lendinuso, marina di Torchiarolo, e l’impatto che questo impianto avrà sul territorio. Questa mattina stessa ho presentato, all’attenzione del Presidente della Commissione Ambiente del Senato, una richiesta di indagine conoscitiva e con relative audizioni”. Così il senatore Vittorio Zizza, vice presidente della Commissione Ambiente, ha annunciato l’iniziativa di Direzione Italia, condivisa e sostenuta anche dagli altri gruppi politici componenti della Commissione.
“A breve definiremo tempi e modalità nel calendarizzare il ciclo di audizioni che verranno convocate con la massima celerità e riguarderanno il Ministero Ambiente, Regione Puglia e Comune di Torchiarolo – annuncia il senatore Zizza- Molto singolare anche il modo in cui il Governatore Emiliano, in occasione della conferenza stampa romana, abbia manifestato la sua approvazione verso un progetto per il quale ancora manca la valutazione di impatto ambientale da parte del Ministero e del quale ancora non si conoscono i particolari nel dettaglio”.
“Per adesso sappiamo che Emiliano è favorevole e che si è dimenticato di coinvolgere la cittadinanza e gli enti locali- incalza il parlamentare- Voglio ricordare, per quello che ci è dato sapere, che il progetto del Gruppo Falcione, società molisana, prevede la costruzione di un gasdotto sottomarino che, grazie a un rigassificatore posizionato su nave a 5 km dalla costa dell’Albania, porterà in Italia dai 4 agli 8 miliardi di metri cubi di gas l’anno, arrivando sulla costa pugliese con approdo a Lendinuso, marina di Torchiarolo”.
L’indagine della Commissione dovrà valutare se il progetto dell’approdo in una area marina caratterizzata dalla presenza della posidonia oceanica, un tipo di alga essenziale per ecosistema, sia compatibile con tutto questo o se non sia un rischio tanto per l’ambiente quanto per i cittadini.
“Non capiamo, e la Commissione farà luce su questo, perchè alcune restrizioni valgono solo per alcune zone che presentano le stesse caratteristiche ma non valgono per le coste di Torchiarolo- conclude Zizza- Se qualcuno pensa che i brindisini e tutta la provincia di Brindisi possano essere sacrificabili, credo abbia sbagliato strada. Ricordo che il nostro territorio paga già un prezzo troppo alto in tema di mancate bonifiche, inquinamento e tenuta economica. La nostra idea di rilancio e di crescita del territorio è ben diversa. Brindisi aspetta il suo riscatto da troppo tempo”.
Ai NO TAP ovviamente tutto ciò non interessa.
Il territorio di Brindisi paga un prezzo troppo alto in tema di tenuta economica perchè i cittadini non sono mai stati informati in modo corretto sull’insediamento di siti produttivi che si sono presentati nel tempo ne:
– da parte di associazioni varie presenti nel territorio
– da quei signori che si sono sempre posti in prima fila come promotori capaci di governare una città e poi hanno sempre fallito (ne è la prova schiacciante il susseguirsi di commissari prefettizi).
Mi auguro che questa “telenovela” che inizia fornisca le giuste informazioni ai cittadini del territorio sotto ogni profilo sociale, occupazionale, ambientale, igienico, sicurezza.