BRINDISI – Il Comune chiede la Via per la riconversione a gas della centrale Enel di Cerano, ed esprime parere negativo per il progetto di EDipower. Dopo settimane di pressing il sindaco Rossi esprime la sua posizione su questi due progetti. Con scadenze 6 e 12 luglio, l’amministrazione comunale sta esprimendo pareri ed osservazioni rispettivamente in merito alla richiesta di non assoggettabilità a Valutazione d’impatto ambientale (VIA) di Enel e di VIA al progetto di A2A di istallare otto motori alimentati a gas nell’impianto Brindisi Nord. Per il primo progetto l’amministrazione comunale ritiene che sia assolutamente necessaria la VIA, corredata da una Valutazione di impatto sanitario. Inoltre il progetto si presenta carente essendo sprovvisto della rete di adduzione del gas non consentendo, quindi, una valutazione complessiva sulle emissioni e dei rischi di incidente rilevante. Tale parere è stato approvato dalla giunta con con delibera 269 del 5/7/2019. La richiesta di Enel di non assoggettare a VIA il progetto è stata per tali motivazioni respinta. Rispetto al progetto presentato da A2A sarà espresso parere sfavorevole poiché la vecchia centrale di Brindisi Nord è ferma dal 2012, motivo per cui il nuovo impianto proposto comporterebbe emissioni aggiuntive nel sito e non vi sono adeguate misure compensative sotto i profili ambientale e sanitario. Inoltre nel progetto presentato non è presente, anche in questo caso, lo schema di adduzione del gas con la conseguente valutazione di possibili rischi in caso di incidenti rilevanti. A ciò si aggiunga che le ricadute occupazionali sarebbero poco rilevanti (massimo 10 unità). “Su quel sito – spiega il sindaco Riccardo Rossi – ci aspettiamo progetti che riguardino l’utilizzo della retroportualità, produzione di energia da fonti rinnovabili e accumulo ma anche economia circolare. Come prospettato dai vertici dell’azienda qualche mese fa, auspichiamo che vengano realizzati gli impianti per la separazione di vetro e plastica che porterebbero una buona ricaduta dal punto di vista occupazionale sul territorio e sarebbero anche coerenti con la sostenibilità ambientale che vogliamo per questa città”.
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