Gara rifiuti: la Procura apre un’inchiesta mentre il Tar blocca tutto

BRINDISI- Ogni passo un’inchiesta. La Procura di Brindisi apre una nuova indagine su un nuovo atto amministrativo del Comune di Brindisi. Questa volta sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti vi è la nuova gara d’appalto bandita dall’amministrazione comunale per l’affidamento di un anno della raccolta rifiuti a Brindisi. Alla quale ha partecipato una sola azienda, l’Aimeri di Milano.  L’indagine, coordinata dal pm Marco D’Agostino, ha visto venerdì mattina a lavoro gli agenti della Digos di Brindisi. Che ancora una volta sono tornati negli uffici di palazzo di città. Gli agenti, coordinati dal vice questore Vincenzo Zingaro, si sono presentati con un ordine di esibizione.  Questa volta l’inchiesta è diversa. Hanno raccolto tutta la documentazione relativa alla gara d’appalto dei rifiuti solidi urbani.

Gara che è finita nell’occhio del ciclone anche del Tar di Lecce che solo due giorni fa ha accolto la sospensiva richiesta dall’azienda Bianco igiene, che aveva presentato ricorso in quanto non era stata invitata a partecipare.

Il Comune ha proceduto ad indire una gara d’appalto  a trattativa negoziata per un capitolato di 14 milioni di euro.

La  gara è stata bandita su volontà del sindaco Mimmo Consales dopo la decisione di non prorogare per l’ennesima volta il servizio a Monteco. “Baste con le proroghe ad una società con la quale abbiamo anche un contenzioso – ha detto più volte Consales-. Vogliamo mettere fine a questa cattiva abitudine, procediamo con una gara nonostante la Regione ci dice di andare nuovamente a proroga. Questo non è più possibile perché anche il capitolato è cambiato”.

Tra le azienda invitate a partecipare solo  una società milanese ha presentato la propria offerta, l’Aimeri. Ora però arriva la sospensiva del Tribunale amministrativo che da una parte dà ragione al Comune in merito all’opportunità di indire una nuova gara, dall’altra invece accoglie l’istanza di Bianco Igiene in quanto ritiene che bisognava procedere ad una gara d’appalto pubblica e non negoziata.

La situazione ora si complica, il Comune e la stessa Aimeri potrebbero decidere di impugnare la decisione del Tar. Parallelamente corre l’inchiesta della procura che al momento non vede nessuno inscritto nel registro degli indagati.

Intanto ad occuparsi della raccolta rifiuti in città sino al 15 gennaio prossimo sarà la Monteco, proroga avvenuta secondo quanto prescritto dal contratto. Mentre il Tar ha fissato per il 6 febbraio l’udienza di merito.

Lucia Portolano

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