“Futura. La Puglia per la parità”, 107 progetti per seminare amore contro la violenza di genere

LECCE- Sono stati 107 i progetti ammessi al bando “Futura. La Puglia per la parità” attraverso cui la  Regione  ha finanziato  iniziative  culturali  al fine di consentire la comprensione della dimensione della disparità tra i generi e la decostruzione degli stereotipi. Il tema individuato è stato “Le donne in un mondo del lavoro in evoluzione: verso un pianeta 50-50 nel 2030”.

Il bando, fortemente voluto dal Consiglio regionale della Puglia in collaborazione con la Sezione Biblioteca e Comunicazione Istituzionale del Consiglio regionale, ha sostenuto  ben 107 progetti culturali che si sono sviluppati nell’arco dell’anno su tutto il territorio regionale. Attraverso laboratori, mostre, spettacoli, workshop, seminari e convegni è stato trattato il tema della parità di genere contro gli stereotipi nel rispetto delle differenze. L’evento conclusivo si è svolto lunedì scorso presso il teatro Koreja di Lecce.  “L’arte che ci fa riflettere, ci emoziona e scuote le coscienze. Eravamo tante e tanti al Teatro Koreja a parlare di parità tra donne e uomini. Sì, c’erano anche tanti uomini, e questo è già un passo avanti- ha detto la presidente della Regione Puglia , Loredana Capone, che ha fortemente sostenuto l’iniziativa- Un segnale positivo. Perché serve un’alleanza per combattere l’idea del possesso, quella che è alla base di ogni violenza, verbale fisica ed economica. Abbiamo voluto riunire tutte le associazioni, dal Gargano a Santa Maria di Leuca, che attraverso eventi culturali e progetti artistici, sostenuti dal bando regionale Futura. “La Puglia per la parità”, hanno diffuso durante l’anno messaggi contro la disparità e gli stereotipi.107 progetti che hanno seminato amore. Non è più il tempo di minimizzare. Dobbiamo allearci tutte e tutti per stravolgere la cultura che anche negli atti quotidiani molto spesso calpesta il rispetto dell’altra e dell’altro, come si fa con una cosa che si ritiene inutile. Non bastano le leggi e le sanzioni ma serve un’alleanza, quell’arca di pace, di cui parlava don Tonino Bello. Per questo bisogna continuare a lavorare sulla cultura a partire dalle famiglie e andare nelle piazze e nelle scuole” . Nel corso della serata  con la platea si è collegata Dory Colavitto, la 35enne di Monopoli accoltellata dall’ex compagno il 2 novembre scorso. Dory, ancora convalescente, ha raccontato  la sua storia come monito per tutte le donne. “Porto con me la parole di Dory Colavitto- ha sottolineato la Capone- la sua forte testimonianza: “Ho vinto perché sono viva”, ha detto Dory, viva per miracolo dopo che l’ex compagno le ha inferto numerose coltellate. E poi quel suo appello a non avere paura, a non sottovalutare anche solo un’offesa o minaccia verbale. Dobbiamo stravolgere tutto e ripartire da capo. Tutte e tutti insieme”.

BrindisiOggi

 

 

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