BRINDISI- Enea ha scelto Frascati, seconda è arrivata la Cittadella della Ricerca di Brindisi e a seguire Manoppello in provincia di Pescara. Sarà la località del Lazio ad ospitare il centro di ricerca per la fusione nucleare. Al bando aveva anche partecipato la Regione Puglia candidando la Cittadella della Ricerca tra Brindisi e Mesagne. Si trattava di un bando per la realizzazione di un centro per l’esperimento DTT (Divertor Tokamak Test), una macchina radiogena che permette di fare sperimentazioni per la produzione di energia con la fusione nucleare. Il DTT è un esperimento innovativo, ideato dai ricercatori dei principali enti di ricerca italiani ENEA, CNR, INFN in collaborazione con diverse università. L’obiettivo finale è quello di sostituire le fonti fossili, secondo gli scienziati dell’Enea questo potrebbe realizzarsi nel 2050.
Al bando, oltre alla Puglia, avevano presentato un proprio sito altre otto regioni: l’Abruzzo, la Campania, l’Emilia-Romagna con un sito in tandem con la Toscana, il Lazio, la Liguria (con due siti), il Piemonte, e il Veneto.
Sono previsti 1500 posti di lavoro, suddivisi tra ricercatori e ingegneri, un investimento di 500milioni euro.
BrindisiOggi
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