Furto di energia per 200mila euro, 8 mesi di carcere per un ristoratore

OSTUNI- Furto di energia elettrica per 200mila euro, arrestato e processato per direttissima un ristoratore, 8 mesi di detenzione.

foto-3-magnetotermico-cablato-tra-linea-abusiva-e-impianto-clienteGli uomini del commissariato di Ostuni, guidati dal commissario capo Gianni Albano, in collaborazione con il personale Enel hanno svolto una serie di controlli hanno arrestato in flagranza di reato di furto aggravato di energia elettrica, illegalmente percepita dal titolare di un ristorante del posto, sito in contrada Chianchizzo.

I controlli sono scattati a seguito di  uno studio informatico eseguito dall’Enel S.p.a dove gli agenti avevano evidenziato alcune anomalie di consumo circa una fornitura corrispondente ad un esercizio commerciale del luogo.

Dal sopralluogo all’interno del locale si è scoperto che era presente un allaccio diretto alla rete ENEL, a monte del contatore, direttamente sulla linea principale, cd. Bypass, con una derivazione abusiva costituita da quattro cavi bipolari, collegati direttamente su di un interruttore magnetotermico.

Tale marchingegno faceva sì che l’energia elettrica illegalmente prelevata, non venisse registrata dal contatore.

L’allaccio illecitamente realizzato, era stato abilmente occultato sotto terra, debitamente nascosto mediante un consistente strato di cemento armato, al di sotto del quale era interrato.

L’ingegnoso artifizio consentiva di alimentare l’intero centro sportivo, con annesse pizzeria e ristorante, ivi compresa l’ampia ed estesa illuminazione esterna, presente lungo tutto il perimetro dell’immobile.

L’allaccio abusivo alla rete Enel permetteva al ristoratore di beneficiare di consumi di gran lunga superiori rispetto a quelli “registrati”, tanto che l’illecita acquisizione di corrente, è stata stimata in circa 200mila euro, negli ultimi 5 anni, durante i quali, il titolare della struttura riceveva dall’ente erogatore bollette di pagamento dall’importo irrisorio, corrispondente ai cosiddetti costi fissi.

Inoltre la violenza realizzata sui cavi Enel e finalizzata alla realizzazione dell’allaccio diretto abusivo, aveva determinato la totale inutilizzabilità del contatore, reso completamente inservibile.

Il soggetto, identificato in Z.M.B., 37 anni nato a Mesagne, condivise le evidenze probatorie con il pm di turno presso la Procura della Repubblica di Brindisi, è stato tratto in arresto in flagranza del reato di furto aggravato e continuato e, messo a disposizione dell’autorità giudiziaria competente.

Nella giornata di mercoledì 05 ottobre, è stato celebrato il giudizio per direttissima dell’uomo , nel corso del quale, l’arresto operato in flagranza di reato veniva convalidato ed il soggetto, previa ammissione al rito alternativo del patteggiamento, è stato condannato ad una pena di 8 mesi di reclusione.

BrindisiOggi

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