CEGLIE MESSAPICA – Forse un furto di energia elettrica così cospicuo non era mai stato scoperto in provincia di Brindisi, ma molto probabilmente nemmeno in Puglia. Grazie ad un magnete – così come accertato dai carabinieri – sovrapposto sul contatore il titolare di un caseificio di Ceglie Messapica ha sottratto ad Enel ben 2 milioni di chilowatt per un danno di circa 500mila euro (se ci fosse ancora la lira sarebbe stato di un miliardo ndr). Per questo è finito in manette T. G. 52enne, imprenditore cegliese. Dopo le formalità di rito, così come disposto dall’Autorità giudiziaria, l’uomo è stato rimesso in libertà.
Ormai l’attività investigativa effettuata dagli uomini dell’Arma per scoprire i ‘furbetti’ che rubano energia elettrica va avanti da mesi. I controlli vengono effettuati in collaborazione con i tecnici di Enel, l’azienda che fornisce energia elettrica. Quando l’azienda si rende conto di un ‘anomalo’ abbassamento sulla bolletta scatta la verifica. Nella maggior parte dei casi, gli investigatori scoprono una manomissione al contatore attraverso un allaccio abusivo alla rete elettrica e così ne scaturisce l’arresto immediato.
Allo stesso modo è avvenuto il controllo presso l’azienda casearia di Ceglie. Gli uomini dell’Arma del Nucleo radiomobile della compagnia di San Vito dei Normanni – al comando del maresciallo Francesco Bavia – ieri pomeriggio hanno controllato e accertato che l’imprenditore, attraverso il magnete (è una delle tecniche più utilizzate per sottrarre energia elettrica ndr) aveva commesso il furto.
L’attività ovviamente da parte dei carabinieri non finisce qui. Proseguirà anche nei prossimi giorni per scovare chi commette i furti di energia elettrica.
Mar.De.Mi.
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