Furto d’energia e possesso di armi: nei guai un 29enne

LATIANO – Quello che era, in principio, un normale controllo di routine si è trasformato in un vaso di pandora per i carabinieri di Latiano. I militari dell’Arma, infatti, nel primo pomeriggio di oggi, si sono presentati alla porta dell’abitazione di Lorenzo Ciracì, 29enne del posto, per  una semplice visita di ordinaria amministrazione. L’occhio attento degli uomini al comando del maresciallo Luigi D’Oria, però, non si è lasciato ingannare dal camuffamento che l’uomo aveva utilizzato per celare alla vista la manomissione del contatore dell’energia elettrica. Capito che qualcosa non andava, i carabinieri hanno allertato i tecnici della ditta erogatrice del servizio i quali hanno appurato che Ciracì aveva disposto sull’apparecchio un bypass per abbattere il consumo registrato dal contatore. Così facendo, il 29enne aveva sottratto al conteggio 40mila kilowatt, per un danno di circa 8mila euro.

La vicenda, però, ha preso anche un’altra piega, distinta e separata dal furto di energia scoperto dai carabinieri e appurato dai tecnici. Mentre gli operai erano al lavoro sul contatore, i militari hanno provveduto a effettuare una perquisizione dell’abitazione che ha avuto degli esiti sorprendenti: Ciracì custodiva, senza alcuna autorizzazione, due pistole scacciacani modificate, prive del tappo rosso e pronte a sparare, e svariate armi bianche, tra cui due katane, una mannaia, una sciabola, una scimitarra e alcuni pugnali. La posizione del 29enne, quindi, si è ulteriormente aggravata e ora l’uomo dovrà spiegare all’autorità giudiziaria cosa ci facevano tutte quelle armi in casa sua.

La possibilità che Ciracì sia un collezionista non è da escludere ma la mancata denuncia alle forze dell’ordine del loro possesso  rappresenta sicuramente una circostanza non trascurabile. Se a questo si aggiunge il ritrovamento delle due scacciacani modificate, molto probabilmente escluse dall’eventuale passione per spade e affini, e, ultimo ma non ultimo, il furto di energia per un valore di 8mila euro, la situazione non è delle migliori per il 29enne che, dopo aver espletato le formalità di rito, si trova agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.

BrindisiOggi

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