OSTUNI- Associazione per delinquere, rapine, furti, usura, estorsioni, spaccio di banconote false, commercio di capi di abbigliamento contraffatti, spaccio di stupefacenti questi solo alcuni dei reati contestati alle 12 persone oggi finite in manette. Si tratta di una vasta operazione, chiamata Omnibus, condotta dagli uomini del commissariato di Ostuni con la collaborazione della Squadra Mobile di Brindisi. Questa organizzazione criminale operava non solo nella città bianca ma anche nella provincia di Napoli, a Pomigliano d’Arco. A capo del sodalizio criminale tre fratelli Marco, Cosimo e Domenico Valente già in carcere per rapina, nel gruppo anche tre donne che dopo l’arresto dei Valente avevano preso in mano le redini. Dodici ordinanze, dunque , di custodia cautelare emesse dal gip Valerio Fracassi. Otto con detenzione in carcere e quattro ai domiciliari.
Oltre ai fratelli Valente finiscono nella rete delle forze dell’ordine Saverio Palma, 40 anni di Ostuni, Angelina Urgesi, 43 anni di Francavilla Fontana, Rosa Ioime, 42 anni di Napoli, Rosario Ercolano, 30 anni di Napoli, Giovanni Ciccarone, 46 anni di Ostuni, Teresa Monaco, 37 anni di Ostuni, Francesco rendina, 52 anni di Ostuni, Fabio Saponaro, 23 anni di Ostuni.
Molti di loro erano già soggetti conosciuti alla legge con diversi reati alle spalle.
L’attività principale dell’organizzazione era l’usura. Le vittime soprattutto pensionati e persone indigenti che nella necessità si rivolgevano agli strozzini pagando interessi mensili del 30%, oltre il 300% all’anno.
Le indagini dirette dal pm Daniela Iolanda Chimienti erano partite circa due anni fa. Le vittime non hanno mai denunciato se non dopo l’arresto dei loro aguzzini.
“Non è usuale trovarsi davanti ad un gruppo così eclettico- ha detto il procuratore della Repubblica Marco Dinapoli– Questa gente violava la legge a 360gradi. In pratica il crimine era la loro attività , il loro lavoro”.
BrindisiOggi
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