In fuga dalla Francia, rintracciati in un albergo a Brindisi: un arresto

BRINDISI – In fuga dalla Francia per cercare di rientrare in Albania, rintracciati nel porto di Brindisi e uno di loro arrestato. In manette è finito Edlont Hoxhaj di 36anni in esecuzione al Mandato di Arresto Europeo ed associato alla locale Casa Circondariale a disposizione della Corte d’Appello di Lecce.

Una recente operazione di polizia condotta dall’Ufficio polizia di Frontiera di Brindisi ha evidenziato l’ottima sinergia di collaborazione con la polizia Francese e la Divisione Sirene della Direzione Centrale di Polizia Criminale del Dipartimento della polizia di Stato.

In particolare, nella mattina dello scorso 26 Febbraio, la polizia francese ha segnalato che alcuni cittadini albanesi, facenti parte di un sodalizio criminale dedito ai furti in abitazione e particolarmente violento, avevano lasciato la Francia sottraendosi alla misura cautelare in carcere, estesa anche in ambito europeo, emessa dall’Autorità Giudiziaria di Tolone.

Grazie a tale segnalazione gli agenti della Polizia di Frontiera di Brindisi hanno rintracciato i tre cittadini albanesi a Brindisi. Infatti, la mattina del 26 febbraio il gruppo albanese era giunto a Brindisi a bordo di un’autovettura Peugeot 308, di colore bianco con targhe francesi, che, in attesa di imbarcarsi per l’Albania, aveva trovato alloggio in un albergo situato nelle immediate vicinanza del porto.

I tre venivano immediatamente controllati, anche con l’ausilio delle unità cinofile antidroga e uno di loro Hoxhaj arrestato.

Gli altri due compagni di viaggio, risultati immuni da precedenti di polizia, sono statu rilasciati, anche se nei loro confronti sono state avviate indagini tese a verificare il loro eventuale coinvolgimento nell’organizzazione criminale.

Tale operazione ha messo in evidenza la particolare collaborazione a livello internazionale tra la polizia brindisina e quella francese, con il coordinamento del competente ufficio Dipartimentale.

Il dirigente, Mario Marcone

Il risultato si inquadra nell’ambito di una attenta attività che da diverso tempo personale di questo Ufficio di polizia di Frontiera, coordinato dallo scrivente vice questore aggiunto della polizia di Stato Mario Marcone, sta attuando volta al contrasto del fenomeno del favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, del traffico di sostanze stupefacenti nonché per le innalzate misure antiterrorismo, ormai consolidate nella quotidiana operatività e sempre oggetto di particolare attenzione.

A completezza del quadro delle attività di controllo poste in essere dal personale dell’Ufficio di polizia di Frontiera, ecco i risultati conseguiti, sia in ambito portuale che aeroportuale, negli ultimi due mesi (dal 1 gennaio ad oggi): Persone identificate e sottoposte a controllo 23.980. Persone denunciate in stato di arresto: 5 (mandati di arresto europeo, notifica ordini esecuzione pena per reati vari). Persona denunciate in stato di libertà: 9 (reati di truffa e ricettazione di autovetture, furto su bagaglio, appropriazione indebita). Persone respinte alla frontiera esterna: 57 (poiché inammissibili in territorio Schengen, espulsi dal T.N., sprovvisti di idonei mezzi di sussistenza, etc.). Persone riammesse: 12. Automezzi controllati: 2.138. Automezzi sequestrati: 6.

BrindisiOggi

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