Francavilla al voto: Pdl e Pd si preparano alle primarie

FRANCAVILLA FONTANA- Dopo un’estate politica caldissima, costellata da fughe in avanti, brusche frenate, fuoco amico e improvvisi cambi di direzione, il quadro politico di Francavilla Fontana pare aver raggiunto il suo assetto definitivo in vista delle prossime elezioni amministrative. O quasi.

I due principali schieramenti, quelli imperniati intorno al Pd e al Pdl, hanno scelto lo strumento delle primarie per individuare i propri rappresentanti nella corsa alla poltrona di primo cittadino, seguendo, però, strade radicalmente diverse. Se nel centrosinistra la decisione è maturata dopo la candidatura di Maurizio Bruno da parte del Pd e qualche mal di pancia dei possibili alleati per una scelta ritenuta unilaterale, nel centrodestra il percorso è stato molto più tortuoso. Il Pdl, in un primo momento, aveva scelto come candidato sindaco il maratoneta Giacomo Leone, cercando di spegnere i fuochi che ardevano all’interno del partito. Il senatore Pietro Iurlaro e il coordinatore provinciale

 Luigi Vitali, però, promotori della candidatura dell’atleta, non si sono rivelati dei pompieri efficaci e, dopo un periodo di mal di pancia più o meno efficacemente smentiti, è stato lo stesso Leone a volersi misurare con gli altri esponenti del partito, animati da legittime aspirazioni politiche. Paradossalmente, però, il centrodestra sembrerebbe meglio organizzato dei dirimpettai di schieramento. Pdl, Forza Italia e Puglia prima di tutto, infatti, hanno una data e 4 candidati: 17 novembre e Giacomo Leone, Antonio Sgura, Mimmo Bungaro e Romeo Lippolis. Ci sarebbe tempo fino al prossimo 16 ottobre per presentare altre candidature ma pare che la griglia dovrebbe essere quella definitiva. La Destra, storico alleato dell’amministrazione uscente, non schiera alcun candidato e lascia libertà di scelta ai propri elettori mentre Fratelli d’Italia, rappresentato dall’ex segretario Michele Iaia, è in fase di organizzazione. «Siamo giunti a percorrere la strada delle primarie non senza fatica – ammette l’onorevole Vitali – questo strumento non è nel nostro dna ma, in questo momento, rappresenta il meno peggio. Io vigilerò sulla correttezza delle operazioni, sarò il garante della competizione. Così facendo individueremo il nostro candidato, attorno al quale si costruirà la nostra coalizione che sarà la stessa al primo turno così come all’eventuale ballottaggio. Non faremo accordi con nessuno, al secondo turno». Vitali, inoltre, esclude eventuali avvicinamenti con le altre componenti di centrodestra, come Futuro e libertà del senatore Euprepio Curto, e apre uno spiraglio all’ex assessore pdl Antonio Andrisano, leader di Città in movimento. «Abbiamo letto dell’adesione di Andrisano al centrodestra. Non abbiamo avuto contatti con lui e il suo movimento da quando ha deciso di smarcarsi dall’amministrazione ma se gli amici vicini all’ex assessore volessero dare una mano, sarebbero i benvenuti».

Lo stesso senatore Curto, poi, si smarca dai suoi ex sodali. «Stiamo costruendo un’aggregazione attorno a una figura che abbia le giuste competenze per guidare la città – afferma Curto – Al fianco di Fli ci saranno almeno 3 liste composte da personalità capaci di rilanciare Francavilla dal punto di vista urbanistico, sociale, economico e politico». Secondo i ben informati, il candidato in pectore di Fli sarebbe l’avvocato Domenico Attanasi.

Al centro, la situazione risulta molto fluida. Nulla di definitivo è uscito dalle bocche dei rappresentanti di Udc e Noi centro anche se è risaputo il maggiore interesse verso il Pd e Maurizio Bruno. Le divergenze tra i centristi e la destra francavillese non paiono, al momento, sanabili e questo fa pendere la bilancia verso sinistra. “Mai con Vitali e Curto- fanno sapere i centristi- pronti  a partecipare alle primarie di centrosinistra”.

«Abbiamo lasciato altri 10 giorni ai centristi per definire la loro posizione – spiega il candidato del Pd e unico concorrente alle primarie del centrosinistra, Maurizio Bruno – e faremo le primarie a gennaio. Stiamo cercando di rafforzare la coalizione che dovrebbe basarsi, comunque, sul Pd, Sel, e Udc e Noi Centro e lista Mas (un movimento composto da alcuni ex consiglieri comunali di centrodestra».

Fuori da questa griglia, Rifondazione Comunista. «Abbiamo avuto dei contatti con Bruno e col Pd ma la scelta di proseguire con l’Udc e Noi centro, facenti capo a Massimo Ferrarese, uomo di destra, per opportunità politica loro alleato, non ci consente di stare al loro fianco. Ci stiamo organizzando coi movimenti della società civile per una candidatura autorevole e autenticamente di sinistra».

Maurizio Distante

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