Forte a Mare, faccia a faccia politici e associazioni: “Creare una cabina di regia”

BRINDISI –conferenza stampa castello alfonsino 2 Un punto di partenza, quello del piano di valorizzazione reso recentemente pubblico dal Comune (realizzato in collaborazione con la società Mecenate 90), e la necessità di una collaborazione istituzionale a 360 gradi, il tutto per recuperare il bene del Castello alfonsino e di Forte a mare. Servono 30 milioni di euro per recuperare e valorizzare il bene.

Questi alcuni dei punti che sono emersi nell’incontro tra politici ed associazioni che si è svolto questa mattina a palazzo Nervegna, voluto dalle associazioni che fanno capo alla sigla “Amare forte a mare”.

Ad introdurre i lavori, Doretto Marinazzo di Legambiente (una delle associazioni del contenitore di “Amare forte a mare”), che ha evidenziato la necessità di lavorare per far riammettere il bene all’interno dei cosiddetti “Pon cultura”, passo ritenuto importante per la riqualificazione del bene. Al momento il castello Alfonsino non compare tra i monumenti da finanziare.

Tra i politici, alcuni esponenti a livello locale e nazionale, dei parlamentari presenti solo quelli del partito democraticio. Il vicesindaco Giuseppe Marchionna ha chiesto l’aiuto di Regione e Ministero, anche per avere maggior forza contrattuale nell’ambito del project financing. Il vicesindaco ha posto anche alcuni paletti: “Solo un accordo di programma – ha puntualizzato – può garantire la credibilità ed affidabilità del progetto a livello internazionale”. Marchionna ha anche proposto alle associazioni l’idea di lanciare un crowdfounding, per cercare di avviare “una battaglia di popolo”.

L’onorevole Elisa Mariano (Pd)  ha puntato invece sulla necessità di fare sistema tra le istituzioni ed ha ricordato un ordine del giorno da lei presentato che impegna il Governo a trovare una soluzione per il Castello ed ha anche auspicato la creazione di una cabina di regia che sia capace di confrontarsi con le istituzioni a vari livelli. Riguardo all’esclusione dai Pon cultura, la rappresentante del Partito democratico parla di questioni di ordine burocratico-legale, secondo quanto recepito dalla segreteria del Ministero: “Si tratta – ha spiegato – di un problema relativo alla gestione, che risulterebbe al demanio e non al Ministero”. La parlamentare ha promesso che questo aspetto sarà approfondito e si studieranno tutte le possibili soluzioni.

Anche il senatore Salvatore Tommaselli (Pd) ha messo in evidenza alcuni aspetti burocratici da perfezionare, lasciando però aperti spiragli di azione: “Il piano di valorizzazione – ha spiegato – risulta essere fondamentale”.  Il parlamentare ha guardato anche alla necessità di coinvolgimento dei privati ed ha aperto anche alla possibilità di ricorso alla Cassa depositi e prestiti, nell’ambito di fondi per il settore turistico.

A seguire, una serie di interventi, alcuni dei quali hanno evidenziato anche la necessità di agire nell’immediato per poter scongiurare che la struttura cada in mano ai vandali, come è successo anche negli ultimi giorni.

Durante l’incontro si è parlato anche degli incontri tra i vari enti: uno, originariamente programmato a Roma tra Comune e Ministero e poi posticipato, dovrebbe arrivare nei prossimi giorni, mentre per il 18 maggio il focus potrebbe essere spostato sul territorio brindisino. L’idea, infatti, è quella di far arrivare la rappresentante del Mibact, Bianca Codacci Pisanelli.

Francesco Trinchera

1 Commento

  1. parole parole …solo parole sono più di 40 anni che quell’area è abbandonata al suo destino e cioè degrado…elisir picnic sembra di stare a Baghdad solo che li vi e stata una guerra mentre a Brindisi incuria indifferenza incapacità la fa da padrona …Come Brindisino mi vergogno ..Per non parlare della spiaggia della Marina un’altro pugno allo stomaco …Ormai solo chiacchiere senza fatti …

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