Forniture pagate due volte, buco da mezzo milione per le casse del Comune

FASANO – Piccole forniture pagate due volte: una, per saldare il conto coi fornitori; l’altra, per intascare la somma in maniera fraudolenta e poco appariscente. Sarebbe questo il sistema messo in piedi da alcuni dipendenti e funzionari del Comune di Fasano per “arrotondare” gli stipendi e scoperto dal collegio dei revisori dei conti una decina di giorni fa. I contabili, una volta capito il trucchetto, avrebbero avvisato le autorità competenti che, conseguentemente, hanno preso i dovuti provvedimenti. «Non appena avuta la comunicazione dei possibili ammanchi – spiega il sindaco facente funzione, Gianleo Moncalvo – abbiamo presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Brindisi contro ignoti per tutelarci come comunità cittadina e come amministrazione comunale di Fasano. Le indagini sono in corso e faranno luce sulla vicenda».

Gli investigatori sarebbero al lavoro per quantificare il danno e per capire quando questo andazzo poco virtuoso abbia potuto avere inizio: secondo fonti non ufficiali, una prima stima vedrebbe un buco di circa 40mila euro per i soli primi mesi del 2014 ma, attendendo l’evoluzione e il prosieguo delle verifiche, si potrebbe arrivare a una voragine da mezzo milione di euro o giù di lì. Se il trend fosse confermato e le cifre finali assomigliassero a quelle riportate sopra, è facile immaginare che il sistema fosse ben rodato, collaudato e testato nel tempo.

Stando a quel poco che trapela da Palazzo di Città, in pratica, su piccoli ordini e forniture, quelli per cui si può procedere direttamente senza delibere o altri atti, si sarebbe effettuato un doppio pagamento tramite l’economato o attraverso la banca convenzionata col Comune. È facile intuire, se le evidenze confermassero la situazione, che le responsabilità sarebbero da condividere tra vari soggetti. L’esito della vicenda, a questo punto, è nelle mani degli investigatori che faranno luce su quello che, a tutti gli effetti, pare un sistema fraudolento ai danni della comunità di Fasano.

BrindisiOggi

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