Flores si commuove e propone il notaio Errico come vice sindaco

BRINDISI- “Le nostre scelte a qualcuno potranno sembrare un tradimento ma sono guidate dal senso di responsabilità che i consiglieri comunali, in certi momenti della vita amministrativa, devono avere”. A spiegare le ragioni dell’adesione alla maggioranza è Damiano Flores, passato nel consiglio comunale di ieri al neo nato gruppo dei Democratici e Socialisti. E proprio con tutto il gruppo, cinque consiglieri e due assessori, Flores ha voluto rispondere alle polemiche di queste ore. “La mia – aggiunge – è stata una scelta seria, di responsabilità nei confronti della città. Andare subito alle elezioni sarebbe stato un grande errore e avremmo consegnato Brindisi in mano ai populisti”.

Ma il consigliere risponde anche al suo ormai ex partito, che nelle scorse ore lo criticato duramente. “Colgo – dice Flores – un’apertura in quanto detto dal segretario regionale Lacarra. Accetto la discussione. Noi, infatti, vogliamo affrontare nel merito la questione locale, per sviluppare un ragionamento serio. Renzi, lo ribadisco, è il segretario del mio ormai ex partito. Una persona della quale ho condiviso le battaglie, compreso il referendum”. Poi, mentre si augura che “altri amici abbiano il coraggio di dire apertamente quello che mi hanno scritto per telefono, facendomi i complimenti per questa scelta”, Flores si commuove.

Infine, lancia una proposta: “Io ho detto sì alla candidatura perché in quel momento il candidato sindaco della nostra coalizione era il notaio Errico. Poi è arrivato Marino. Per me, dunque, oggi uno che può fare il vice sindaco è proprio lui. La giunta sarebbe valorizzata dalla sua presenza”.

Anche il capogruppo dei Democratici e Socialisti Luciano Loiacono ha voluto dire la sua. “Crediamo – ha confermato – nel rilancio di questa amministrazione e siamo sicuri che la Carluccio riuscirà a dare le risposte ai problemi della città. Ma bisogna dare tempo all’amministrazione, non si può giudicare solo dopo cinque mesi”.

BrindisiOggi

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