Ferimento a Sant’Elia, arrestato 29enne, nel casolare armi e droga

BRINDISI-agguato Stava maneggiando un fucile a canne mozze quando è partito il colpo che ha  raggiunto l’amico all’addome. Spaventato poi sarebbe fuggito via a bordo della sua auto. Dionisio Livera, 29 anni di Brindisi,  sarebbe quindi  responsabile del ferimento del muratore, Giuseppe Fiume, 32 anni. I carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Brindisi e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Brindisi lo hanno  fermato ed arrestato questo pomeriggio, appena qualche ora dopo il fatto. Sarebbe stato lo stesso Livera a raccontare agli investigatori la dinamica dell’incidente.pistola

Questa mattina intorno alle 11.00, Giuseppe Fiume ed il padre Antonio stavano svolgendo dei lavori edili all’interno di una villetta alla periferia del quartiere Sant’Elia, lungo la strada che porta a San Donaci. Dionisio Livera era passato a salutare Giuseppe Fiume, poiché villetta è di proprietà della famiglia Livera, e poi aveva raggiunto un casolare proprio alle spalle della villa.giuseppe fiume

L’incidente si sarebbe verificato proprio in questo casolare, Giuseppe Fiume a sua volta aveva raggiunto l’amico perché cercava una rete da utilizzare nel lavoro che stava svolgendo. Mentre i due parlavano sarebbe partito il colpo da un fucile a canne mozze che in quel momento Livera stava maneggiando. Il colpo ha raggiunto Fiume all’addome, mentre Livera in preda al panico sarebbe salito a bordo della sua autovettura, una Twingo di colore scuro, e sarebbe fuggito via. Sanguinante Fiume avrebbe tentato di raggiungere la villetta da dove nel frattempo il padre Antonio , allarmato del rumore sordo del colpo, era uscito. Il genitore ha raccolto il figlio e lo ha portato d’urgenza in ospedale. Qui Fiume è stato subito sottoposto ad intervento chirurgico , le sue condizioni restano gravi.maijuana

Gli investigatori non sono riusciti a parlare con Fiume, al momento l’unica versione in possesso del pm Marco D’Agostino è quella di Livera, tra l’altro già noto alle forze dell’ordine con precedenti per rapina quando era ancora minorenne.

I militari durante la perquisizione del casolare  hanno rinvenuto un fucile doppietta con canne mozzate e 6 cartucce cal. 12, una pistola P–38 con matricola abrasa e 6 munizioni, un passamontagna, una piccola serra per la coltivazione di marijuana, parte della quale era stata messa a essiccare, vario materiale per la coltivazione e il confezionamento della droga.  Il tutto è stato  sottoposto a sequestro.SONY DSC

Nel frattempo sono in corso accertamenti sulle armi e sul passamontagna per verificare se il tutto sia stato utilizzato, e da chi, per compiere eventuali rapine.

Dionisio Livera ora si trova nel carcere di Brindisi, con l’accusa di  porto abusivo di armi da fuoco, coltivazione di stupefacenti e lesioni aggravate, l’uomo  è assistito dall’ avvocato Giuseppe Guastella del foro di Brindisi.

BrindisiOggi

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