BRINDISI-Tanto umidi da far crescere anche i funghi nel bagno. I nuovi locali dati in concessione due anni fa dal Comune di Brindisi ai fiorai vicino al cimitero fanno acqua, nel vero senso della parola. L’umido non solo compare sulle pareti con delle grosse chiazze, ma crea la muffa ovunque. Nel bagno di uno dei box è cresciuto anche un fungo, come dimostra la fotografia.Ma questo è il danno minore, perché la muffa ha intaccato e bagnato fiori, piante, oggettistica e la carta. Centinaia di euro buttati nella spazzatura ogni settimana. Fradici i biglietti di auguri, completamente bagnati, così come i fiori artificiali pieni di muffa, quelli veri invece dopo due giorni bisogna buttarli perché l’acqua li rovina, fa cadere i petali. I danni sono tutti documentati con delle foto. Ma basta recarsi in uno di questi locali per verificare cosa accade. Il problema riguarda tutti i box, nessuno escluso. I fiorai hanno lamentato questa situazione già in passato ai tecnici dei Lavori Pubblici del Comune di Brindisi, ente proprietario dei locali, al quale i gestori pagano un affitto mensile di oltre 200 euro. Ma nessuno è mai intervenuto, eppure questi edifici hanno soltanto due anni di età. I titolari mostrano anche le loro bollette dell’energia elettrica, pagano dalle 80 alle 100 euro pur avendo solo un neon, sono convinti che la motivazione del consumo della luce è legata all’umidità, è stato un elettricista a spiegarli che più è umido un ambiente più è lo spreco dell’energia. Per non parlare dei danni alla salute, fa così talmente freddo che preferiscono restare tutto il giorno fuori dai negozi. “L’umido si sente nelle ossa- spiega un titolare, mentre mostra come l’acqua ha distrutto tutti i bigliettini di auguri. Tutto questo bisognerà buttarlo. E a noi chi ci ripaga’”.
Eppure questi locali erano stati studiati proprio per rendere più consono e accogliente le rivendite di fiori del cimitero, visto che hanno sostituito i vecchi e decadenti prefabbricati.
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