LATIANO – Una saletta di palazzo Imperiali gremita, a Latiano, ha ascoltato, questo pomeriggio, la relazione di Andrea Vernaleone, vicedirettore di Puglia Sviluppo spa, società della Regione Puglia deputata all’attuazione di regimi d’aiuto. L’argomento trattato nel convegno organizzato dal Claai Puglia, in collaborazione con la locale amministrazione comunale, è il Nidi, il nuovo strumento regionale per la creazione di nuove microimprese.
«Attraverso Nidi la Regione Puglia sostiene le microimprese di nuova costituzione con un contributo a fondo perduto e un prestito rimborsabile. L’obiettivo di Nidi è quello di agevolare l’autoimpiego di persone con difficoltà di accesso al mondo del lavoro». Tanto si legge sulla prima pagina della brochure informativa distribuita nella saletta di palazzo Imperiali. L’argomento non ha lasciato indifferente la popolazione e le fasce di essa interessate all’incontro: la sala era piena in ogni ordine di posto, occupata da giovani senza impiego, donne, fiscalisti e consulenti del lavoro, attirati a vario titolo dal nuovo strumento che la Regione ha messo a disposizione per la creazione di nuove microimprese. A fare gli onori di casa c’erano il sindaco di Latiano, Antonio De Giorgi, e l’assessore alle attività produttive, Tommaso Cavallo, che, dopo i saluti iniziali, hanno lasciato la parola a Luigi Ippazio Pedone, il segretario di Claai-Puglia, delegazione di Brindisi.
Dopo l’introduzione del dottor Pedone si è entrati nel vivo dell’argomento con la relazione di Andrea Vernaleone. Il dottor Vernaleone ha spiegato all’attenta platea cosa si fa per accedere alle agevolazioni economiche che Nidi offre per creare una nuova impresa. «Può richiedere l’agevolazione chiunque voglia avviare una nuova impresa. In caso di impresa già costituita, è possibile presentare domanda solo se la costituzione è avvenuta da meno di 6 mesi. L’impresa dovrà essere partecipata per almeno la metà, sia del capitale sia del numero di soci, da soggetti appartenenti ad almeno una delle seguenti categorie: giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni; donne con più di 18 anni; lavoratori disoccupati da più di 3 mesi; soggetti in procinto di perdere il lavoro». Se si rientra in una di queste categorie si può avere diritto all’accesso al bando per l’aggiudicazione, come detto prima, di un contributo a fondo perduto e di un prestito rimborsabile.
«Se si prevede di avviare l’impresa con investimenti fino a 50mila euro – spiega il dottor Vernaleone – l’agevolazione è pari al 100%, metà a fondo perduto e metà come prestito rimborsabile. Se si prevede un investimento compreso tra 50mila e 100mila euro, l’agevolazione è pari al 90%, metà a fondo perduto e metà come prestito rimborsabile. Per investimenti compresi tra 100mila e 150mila euro, l’agevolazione è pari all’80%, metà a fondo perduto e metà come prestito rimborsabile. È, inoltre, previsto un contributo sulle spese di gestione dei primi 6 mesi pari a 5mila euro. Il prestito rimborsabile è erogato nella forma di finanziamento della durata di 60 mesi, con tasso fisso pari al tasso di riferimento Ue: al primo gennaio 2014 il mutuo sarebbe concesso al tasso dello 0,53%, praticamente a tasso 0».
Le risorse totali del bando ammontano a 54 milioni di euro, per un progetto complessivo di sicuro impatto sociale. Un’alta multimedialità garantisce, questa la grande novità del progetto, una relativa semplicità di richiesta del finanziamento. «All’indirizzo www.nidi.regione.puglia.it è possibile verificare se si è in possesso dei requisiti e calcolare la propria agevolazione». Così facendo, si evita l’invio cartaceo dei documenti e il possesso di una casella di posta elettronica certificata, garantendo proprio a tutti la possibilità di affacciarsi a uno strumento di agevolazione che potrebbe rappresentare, nel concreto, una svolta nella vita professionale e lavorativa di tanti pugliesi.
BrindisiOggi
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