BARI- Nessuna sospensione del Piano regionale sul risanamento della qualità dell’aria che prevede l’installazione di filtri ai camini delle abitazioni private di Torchiarolo a causa dei continui sforamenti del Pm10.Lo precisa l’assessore regionale all’Ambiente Lorenzo Nicastro rispondendo ad un intervento del geologo brindisino Franco Magno, consulente del Comune di Torchiarolo nel procedimento davanti al tribunale amministrativo.
“Leggendo le notizie relative al pronunciamento del Consiglio di Stato sulla vicenda del Piano di Risanamento della Qualita’ dell’ aria del Comune di Torchiarolo, ho la sensazione che si stia parlando di un atto diverso rispetto all’ ordinanza 4282/2014, nel quale la sezione Quinta scrive di accogliere il ricorso del Comune ai soli fini della sollecita fissazione dell’ udienza di merito dinanzi al Tar di Lecce- spiega Nicastro- che
come si ricordera’ aveva negato la sospensione del Piano di risanamento”.
“L’ Ordinanza non accoglie l’ istanza cautelare e non dispone alcuna sospensiva limitandosi a sottolineare la necessita’ di una discussione del merito dinanzi al TAR nel piu’ breve tempo possibile. Detto questo – prosegue Nicastro – torno a ribadire due concetti semplici: in primo luogo
la Regione, contestualmente all’ adozione del Piano di risanamento, ha chiesto la riapertura dell’ Aia per la centrale Enel di Cerano, tenendo in debito conto l’ incidenza dell’ insediamento sulla qualita’ dell’ aria. In secondo luogo, non e’ ancora dato sapere se, avendo a disposizione le risorse regionali a suo tempo stanziate in favore del comune, il sindaco abbia cominciato a fare la sua parte a tutela della salute dei cittadini”.
BrindisiOggi
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