BRINDISI – Continuano i disagi al Centro per l’Impiego di Brindisi a causa della mancanza di personale. Lunghe file sin dalla notte per prendere il posto per un certificato. L’ultima segnalazione a BrindisiOggi è arrivata questa mattina all’alba dove un lettore ha scritto di essere arrivato alle 3,20 e di aver trovato già 12 persone prima di lui. La storia va avanti da mesi senza nessun intervento. Ciò che i cittadini richiedono più spesso sono i documenti per procedere con la domanda di disoccupazione e in futuro si potrebbe aggiungere la documentazione del Reddito di Cittadinanza, ma il disagio si potrebbe evitare. Dal Caf spiegano che “C’è mala informazione. Per richiedere questi documenti la via è un’altra”. “Un’altissima percentuale di cittadini si reca presso il Centro per l’Impiego per procedere con la domanda di disoccupazione – spiega Maria Romanelli, responsabile provinciale del patronato Senas – ma in questo caso sbagliano a recarsi in primis all’Ufficio di via Cappuccini. Ormai è possibile fare tutto direttamente ai Caf. Se il datore di lavoro ha comunicato correttamente la cessazione della prestazione lavorativa intercorsa con il cittadino, il patronato potrà procedere immediatamente senza avere bisogno del rilascio dello stato occupazionale”. Un altro motivo che porterà i cittadini a recarsi agli uffici di via Cappuccini è la richiesta del Reddito di Cittadinanza. A tal proposito il Movimento 5 Stelle di Brindisi precisa che ”La richiesta del Reddito di Cittadinanza, che sarà presentabile da marzo con erogazione del reddito da aprile, non dovrà essere generata presso i Centri per l’Impiego, ma potrà essere predisposta online attraverso una piattaforma informatica che sarà appositamente istituita, oppure recandosi presso una filiale di Poste Italiane o alternativamente presso i Centri di Assistenza Fiscale (Caf)”. I pentastellati inoltre si dicono ottimisti rispetto al futuro del Centro per l’Impiego di Brindisi grazie alle nuove somme stanziate. “Sarà riformato e rilanciato – concludono – con la creazione di nuovi posti di lavoro, venendo incontro alle note difficoltà dovute alla mancanza di personale. A partire dai prossimi mesi, dunque, assisteremo alla creazione di nuove professioni e al rinnovo di quelle già esistenti”.
Alberta Esposito
Commenta per primo