Filctem CGIL: “Versalis sospenda ogni iniziativa in attesa prossimo del Tavolo Ministeriale”

Documentario Norman Atlantic

INTERVENTO/La Filctem CGIL di Brindisi, dopo il drammatico evento di Calenzano, ha colto con favore la decisione del Ministero del rinvio al prossimo 9 gennaio dell’incontro previsto per Brindisi, scelta assunta per il rispetto delle vittime e delle famiglie coinvolte.

Un tappa, quella del 9 gennaio, per la necessaria prosecuzione dell’incontro con il Governo per approfondire, anche, sotto l’aspetto tecnico, le strategie di Eni Versalis, per le quali si prevedono ripercussioni pesantissime sull’intera filiera della chimica di base e nei siti produttivi di rilevanza strategica come Priolo, Ragusa, Brindisi e Porto Marghera, Ravenna, Ferrara, Mantova, Porto Torres, che rappresentano un pilastro industriale fondamentale, insieme agli altri impianti, per tutto il Paese.

Un Tavolo Tecnico presso il Ministero del Made in Italy, con Eni Versalis, Regione Puglia, sindacati confederali e di categoria per valutare le possibili nuove attività, che consideriamo aggiuntive e non alternative all’esistente, la fermata del Cracking, avrebbe immediate ripercussioni tecnico-impiantistiche su altre aziende del Petrolchimico.

Ripercussioni su Lyondell Basell, che con l’impianto PP2 riceve propilene e restituisce off-gas al Cracking, in assenza del quale bisognerebbe studiare, farsi autorizzare e  realizzare nuove soluzioni impiantistiche, tutto ciò pregiudica le sorti di impianto e occupati, poiché la società aveva già deciso la vendita a livello europeo dei 5 impianti di Polipropilene di sua proprietà, adesso Lyondell Basell, rischia un immediato disinteresse su Brindisi.

Nel Petrolchimico, fermare il Cracking, avrebbe immediati trascinamenti su tutti gli altri impianti, Chemgas che produce in maniera integrata nel sito gas tecnici, tra cui ossigeno e azoto a uso medicinale, la Centrale Elettrica di Enipower, le attività del Consorzio Brindisi Servizi Generali; la FILCTEM CGIL ritiene che servano impegni, da parte del Governo,  sulla gradualità e l’assoluta garanzia nei confronti di tutte le società e gli attuali occupati del sito, diretti, indiretti e dell’appalto.

A Brindisi, alla criticità della fermata della Centrale ENEL, non è possibile aggiungere altra precarietà sulle 90 aziende che mediamente rappresentano circa 700 addetti in tutti i settori, lavoratori che quasi si raddoppiano nei periodi di manutenzione programmata degli impianti e degli oltre 800 lavoratori diretti delle società coinsediate.

Per questo abbiamo sollecitato la creazione di un tavolo di contrattazione permanente con rappresentanti delle aziende, sindacati, enti locali, Ministero dello Sviluppo Economico e Ministero dell’Ambiente, per negoziare e monitorare l’attuazione delle misure richieste.

Vista la complessità dei temi, la decisione del pieno coinvolgimento del livello di responsabilità di Governo e Regione Puglia, per ricercare, soluzioni sistemiche trasversali a tutte le società coinvolte, per una questione di coerenza la FILCTEM CGIL di Brindisi, ha deciso di chiedere formalmente a Versalis di spostare l’incontro previsto in azienda previsto per il 16 dicembre ’24, a valle del Tavolo del MIMIT del prossimo 9 gennaio.

 Antonio Frattini

Segretario Generale FILCTEM CGIL Brindisi

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