Festa della Repubblica Italiana, il prefetto Bellantoni: “Questo è un momento di rinascita”

BRINDISI- 75esimo anniversario della fondazione della Repubblica Italiana , anche quest’anno celebrato in tempi di Covid ma con la speranza che la fine dell’emergenza sanitaria sia vicina. A dirlo il prefetto di Brindisi, Carolina Bellantoni, che questa mattina ha presieduto la cerimonia in piazza Santa Teresa.  “Siamo in un momento di grande speranza- ha detto il prefetto, Carolina Bellantoni -siamo in un momento particolare ma è cambiato tutto, il passo verso l’immunizzazione della popolazione italiana si sta accelerando, quindi dobbiamo essere fiduciosi e quindi celebrare questa Festa della Repubblica come un momento di rinascita del paese. Il presidente Mattarella , ovviamente, ha fatto un discorso di ampio respiro ringraziando chi ha collaborato per tutto questo. Anche io ringrazio chi si è speso in questo periodo così difficile”. Durante la celebrazione non solo sono stati ricordati i sacrifici e le vittime di questa pandemia ma anche chi ha perso il lavoro.  “Il due giugno è la giornata commemorativa della nostra Repubblica che la Costituzione dice essere fondata sul lavoro. Quindi è bello che in questo momento festeggiamo il due giugno ma con le riaperture diamo anche un significato al lavoro- ha detto il sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi-  Perché tra le vittime della pandemia , ci sono state tantissime persone, 825mila, però ci sono 800mila persone che hanno perso il posto di lavoro. Sono gli ultimi dati di due giorni fa, quindi questa Festa della Repubblica diventa una Festa del Lavoro, un  elemento fondativo della nostra Costituzione si sta ripartendo e noi speriamo che attraverso questa campagna di vaccinazione e attraverso la possibilità di sconfiggere questo virus ci possa essere la possibilità del ritorno al lavoro. Ce ne bisogno perché 800mila persone che perdono il post di lavoro in Italia sono 800mila famiglie in fortissima difficoltà. Questa è la riflessione principale per questo due giugno”.

Il sindaco ha colto anche l’occasione per fare un piccolo bilancio sui contagi ma soprattutto sulla campagna vaccinale: “La situazione adesso è buona, il numero dei contagi giornalieri in provincia è particolarmente ridotto, siamo alle decine mediamente al giorno, in città siamo scesi attualmente a 120 positivi che è un numero molto inferiore circa i 400 che avevamo circa un mesetto fa. Diciamo che c’è da ben sperare. Abbiamo vaccinato tutti gli 80enni e siamo prossimi a numero vicino al novanta per cento per i 70enni, c’è invece una ritrosia per i 60enni. Nel senso che si va a rilento, c’è parecchia gente per quella fascia di età che non ha ancora  effettuato la prenotazione e questo può essere un problema perché è una fascia a rischio. Non stiamo parlando dei 20enni. Quindi bisognerà accelerare, convincere i 60enni a vaccinarsi. Anche perché io appena ho avuto la possibilità di farlo , l’ho fatto e posso assicurare che non ho avuto alcun effetto collaterale. Quindi invito tutti a farlo anche perché non abbiamo altre armi per sconfiggere la pandemia a meno chè non vogliamo restare tutti chiusi in casa , isolati da tutti. A breve si aprirà a tutte le età perché molto presto la Regione avrà a disposizione circa un milione di vaccini e quindi un numero davvero importante e finalmente potremo esprimere la piena potenzialità di tutti i centri. Per poter arrivare così a luglio con sufficiente tranquillità”.

Nei giardini di Palazzo Montenegro, poi, di seguito, si è svolta la consegna delle onorificenze dell’Omri, delle medaglie d’onore conferite a militari deportati nei campi di concentramento tedeschi e di una Medaglia d’Oro destinata ad una vittima del terrorismo conferite dal presidente della Repubblica. Sono stati insigniti delle onorificenze Omri di Cavaliere: Teresa Anna Calamia, di Campi Salentina (Lecce) (medico farmacista presso l’ospedale Perrino di Brindisi); Maria Antonietta Olivieri, di Brindisi (capo di gabinetto della prefettura di Brindisi); luogotenente Giancarlo Stifani, di Brindisi (in servizio presso la scuola volontari dell’Aeronautica militare di Taranto); brigadiere capo Antonio Taurisano, di Francavilla Fontana (in servizio preso il Nucleo carabinieri ispettorato del lavoro di Taranto). Le medaglie d’onore sono state assegnate al soldato Giuseppe Antonio Ciccarese, classe 1920, di Erchie, al soldato dell’Esercito italiano Giuseppe Romanelli, classe 1921, di San Michele Salentino, e al soldato dell’esercito italiano Gennaro Zaccaro, classe 1922, di Fasano. Una medaglia d’oro, invece, è andata al fuciliere di Marina Ciro Francesco Piergianni, di Brindisi.

 

BrindisiOggi

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*