BARI- Si è costituita a Bari la Rete dei Comitati per la Pace di Puglia, con l’obiettivo di assicurare un’azione permanente, unitaria, quindi più incisiva sui temi della Pace, del disarmo e della nonviolenza anche a livello regionale.
Come prima giornata di mobilitazione della Rete dei Comitati per la Pace di Puglia, il prossimo 2 giugno vi sarà l’organizzazione di presidi articolati a livello locale con il titolo: “La Festa della Repubblica che ripudia la guerra”.
È fin troppo evidente che ci sono tanti, troppi deprecabili interessi su questa, come su tutte le guerre, che sarebbe inutile enumerare, come, al contrario, c’è un unico ed enorme, assordante, irrinunciabile e indifferibile diritto dei popoli di tutto il mondo: PACE, subito, cessando l’invio di armi e con un Tavolo negoziale.
Si ha la pretesa di giustificare l’aumento delle spese militari portandole in Italia al 2% del Prodotto Interno Lordo, circa 100 milioni di euro al giorno sottraendoli a investimenti in Scuola e Sanità Pubblica, Ambiente e Politiche sociali, per destinarli invece ad armamenti sperando ipocritamente non possano mai servire.
Questo vogliamo dire, per far passare un messaggio capace di sovvertire l’attuale ordine delle cose.
Bisogna agire subito, mentre le case, le città bruciano e bruciano le nostre anime insieme ai corpi di chi subisce la guerra: bisogna fermare questo come qualsiasi altro conflitto armato.
Non contrapponendo logiche di guerra a pratiche di guerra, fornendo agli ucraini armi sempre più letali contribuendo all’escalation bellica sine die, cercata dai vertici USA, GB e Nato.
Altrimenti perché non fornirle a tutti i popoli aggrediti, ai curdi ad esempio, che invece abbiamo armato quando dovevano combattere e fermare l’Isis: una spirale di violenza infinita e insensata.
Partiamo dal “basso”, per portare sempre più su la voce dei popoli della Terra, insieme ai Consigli comunali che vorranno fare proprio l’ordine del giorno che stiamo distribuendo in questi giorni contenente l’Appello che impegna il Governo italiano a promuovere urgentemente in sede U.E. e ONU un Tavolo negoziale per l’immediata cessazione delle azioni belliche e il superamento del conflitto mediante regole chiare e condivise di convivenza e collaborazione pacifica tra i due Stati.
Non siamo nati per avere solo beni da consumare nel ridotto delle nostre solitudini e paure sempre più rancorose, sempre più generalizzate, ma per collaborare con sorelle e fratelli di ogni colore e credo religioso, senza più sfruttamento dell’uomo sull’uomo e di rapina irrefrenabile delle risorse ambientali, per una vita pacificata, giusta e dignitosa per tutte e tutti.
A Brindisi l’appuntamento è alla Scalinata Virgiliana – ore 18.30
BrindisiOggi
Commenta per primo