BRINDISI- Cosa fare dei soldi che Enel potrebbe dare firmando le convenzioni? Semplicemente destinarle alle famiglie con reddito più basso con l’esenzione totale della bolletta dell’energia elettrica e del gas.
L’ex presidente della Provincia Massimo Ferrarese lancia la sua proposta alle istituzioni locali. Qualche giorno fa, come leader regionale di Ncd, aveva chiesto la firma delle convenzioni con la società elettrica, così come aveva approvato il suo consiglio provinciale, al quale parteciparono molte forze politiche che oggi governano la città in coalizione con il partito di Alfano. La richiesta è di 5milioni di euro all’anno da versare per Brindisi. Ma con una destinazione ben precisa. Un modo per ripagare la perdita di chance di un territorio che ospita una delle più grandi centrali termoelettriche d’Europa lungo la costa che non potrà più ospitare un albergo all’ombra della ciminiera. “Le somme ricavate – spiega Ferrarese- siano direttamente versate alle famiglie con basso reddito attraverso l’esenzione totale di energia elettrica e gas”.
La proposta di Ferrarese va oltre Brindisi ed include anche Taranto.
“Tra Brindisi e Taranto si producono energia elettrica e carburante come in nessuna parte del Paese- aggiunge l’ex presidente della Provincia- Le aziende produttrici (attraverso convenzioni specifiche) e lo Stato (con l’esclusione dell’accise) hanno entrambi il dovere di compensare subito il territorio per la perdita di chances e per il grande disagio. La mia proposta è quella di utilizzare questi fondi per una esenzione totale di energia elettrica e gas per 7.000 famiglie nell’area interessata di Brindisi e 7.000 famiglie in quella di Taranto. In un momento così difficile per l’occupazione e per l’economia in generale, mentre la nostra gente soffre quotidianamente per il disagio economico, non possiamo pensare di utilizzare i fondi per costruire altre piazze e fontane. Torneremo sicuramente a farlo, ma solo quando si sarà risolto il gravissimo problema sociale.
“E’ ovvio – conclude Ferrarese – che la mia proposta non attenua gli impegni per l’ambientalizzazione che le aziende devono mantenere perché la salute dei cittadini non può essere monetizzata. Ma i disagi provocati al territorio con gli insediamenti, quelli sì”.
BrindisiOggi
Commenta per primo