ORIA- “Nessuno mi ha mai accusato di aver realizzato un eliporto abusivo” così l’imprenditore Massimo Ferrarese, commissario del Governo ai Giochi del Mediterraneo, fa chiarezza su i presunti abusi edilizi commessi nella realizzazione di una struttura alberghiera nelle campagne di Oria. Ferrarese in una nota spiega che quella edificata nei pressi della struttura ricettiva “è una pavimentazione di servizio al centro della quale, se dovesse servire, è stata disegnata una ‘H’ a beneficio di piloti di elicotteri nell’eventualità che qualcuno degli ospiti della villa avesse voluto beneficiare di quel mezzo di trasporto. In questo caso la scelta di utilizzare quel pavimento è a discrezione e responsabilità del pilota”. Non si tratterebbe , dunque di un eliporto , come qualcuno avrebbe erroneamente definito “in quanto- chiarisce Ferrarese- la norma consente di autorizzare l’atterraggio di elicotteri su un terreno (fino a un massimo complessivo di cento movimenti l’anno) senza che quella piattaforma necessiti di autorizzazioni per eliporto e che dunque sia qualificato come tale”. Del resto lo spiega anche la norma che l’uso occasionale di tali superfici ubicate su di un’area di proprietà privata è subordinata al solo consenso del proprietario dell’area e che il pilota è responsabile del rispetto della normativa vigente in materia di uso del territorio e di tutela dell’ambiente. “Chiunque – aggiunge Ferrarese -nel proprio terreno può far atterrare un elicottero. Da quando essa è stata realizzata, per altro, non c’è stata una sola operazione di atterraggio o decollo”. In sostanza “quel pavimento e non eliporto, dunque- chiosa l’imprenditore- a parere dei suoi tecnici non viola le norme edilizie in quanto per un semplice pavimento a terra non fu ritenuto opportuno chiedere parere paesaggistico per il cono di visuale del castello di Oria che dista tre chilometri”.
BrindisiOggi
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