BRINDISI- Ferrarese ricorda agli elettori che il candidato alla presidenza della Regione Puglia di Forza Italia Adriana Poli Bortone è stata rinviata a giudizio per peculato e si scatenano le reazione del partito di Berlusconi. Dal commissario regionale Vitali al a senatore Iurlaro e non solo. Il coordinatore regionale di Ncd replica su facebook, a nessuno in particolare, ma a tutti coloro che hanno reagito al suo intervento.
“Se l’efficacia di un messaggio viene misurata dal numero delle reazioni contrarie che scatena- scrive Ferrarese- è chiaro che le mie valutazioni sull’inopportunità della candidatura a governatore di un imputato per peculato hanno colpito davvero nel segno. Tra cinguettii su Twitter e contorsionismi su Facebook, in tanti hanno cercato di far apparire strumentali le mie valutazioni, nel puerile tentativo di spostare l’attenzione da quello che è il reale problema.”
Vitali aveva accusato Ferrarese di essere un po’ confuso.
“Chiarisco meglio- si legge ancora sul social network- Alle elezioni regionali del 2010, nonostante il candidato presidente della mia coalizione fosse la Poli Bortone, decisi di non votarla e di non farla votare (adottando in modo chiaro e trasparente il voto disgiunto) nell’esatto momento in cui mi resi conto che aveva inserito nelle liste personaggi (con Google è facile accettare la verità) che avevano seri problemi giudiziari. Oggi, con la stessa coerenza, continuo a sostenere che chi ha problemi giudiziari, gravi come quelli della Poli Bortone (che addirittura è imputata di un reato grave quale il peculato), dovrebbe avere la decenza di starsene a casa sua fino a quando la magistratura non avrà valutato il suo operato. Su questo, penso, non ci siano cinguettii che tengano.”
Insomma Ferrarese precisa che già nel 2010 era venuta fuori la questione, tanto che fece cancellare dai manifesti in corso d’opera dai suoi candidati consiglieri il nome della Poli.
BrindisiOggi
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