BRINDISI- “Ho fatto tutto quello che potevo fare, ho convocato il consiglio provinciale, ho avuto un confronto con i sindaci della Provincia, mi sono opposto alla soppressione della mia Provincia. Ma se qualcuno vuole che presenti ricorso contro la legge che i parlamentari di questa terra hanno votato allora lo farò, nonostante abbia consultato due costituzionalisti e mi hanno sconsigliato di farlo. Sono il presidente della Provincia di tutti, anche di chi non mi ha votato, e se una parte vuole il ricorso darò mandato per farlo”. Risponde così il presidente della Provincia Massimo Ferrarese dopo le accuse del Pdl sul mancato ricorso della Provincia alla legge sulla soppressione. Convinto di non doversi rimproverare nulla, sugli avversari politici dice: “Continuano ad offendere e prendono in giro la loro comunità. Questa è una questione seria. Chi verrà penalizzato maggiormente è il capoluogo di Brindisi, qui non arriveranno risorse, finanziamenti”. Contro il Pdl intervengono anche i suoi segretari di Udc e Noi centro, Ciro Argese e Giuseppe Salonna“E’ bene chiarire – scrivono i rappresentanti di centro- che al contrario di quanto dichiarato dai due parlamentari (Vitali e Saccomanno), è esattamente la Legge n. 135 del 7 Agosto 2012, da loro votata, che ha introdotto all’art. 17 il comma 4-bis che di fatto cancella la città di Brindisi come capoluogo, in quanto nell’accorpamento prevale la città già capoluogo, con maggiore popolazione, quindi Taranto”.
Non finisce qui, dopo gli attacchi del partito azzurro si fa sentire anche il sindaco di Brindisi Mimmo Consales. “Lo sfrenato protagonismo di qualche esponente politico di centro destra- afferma il primocittadino di Brindisi- rischia di trasformare un problema estremamente serio in una guerra di campanile che non giova certamente alla ripresa economica ed occupazionale del nostro territorio. E’ arrivato il momento di dimostrare quanto si vuol bene a questa terra. Non possiamo dividerci anche su scelte che rischiano di condizionare la vita delle nostre città per i prossimi decenni. Dimostriamo la maturità che i cittadini ci chiedono mettendo da parte rivalse personali e meri interessi di bottega che per troppo tempo hanno contribuito a far precipitare in un baratro la nostra amata Brindisi”.
Brindisioggi
il problema serio è che Brindisi non ha mai avuto politici eletti dal popolo brindisino, ma ci si è sempre dovuto accontentare dei politici della provincia, che una volta arrivati alla camera o senato hanno ringraziato i loro elettori fregandosene altamente dei veri problemi di questa città.E assurdo che Brindisi ed oggi anche la sua provincia stiano diventando sempre più lontani dal resto di Italia. In questa città si è sempre pensato a disfare , ciò che di buono faceva la parte politica opposta, ed ormai siamo diventati una ex provincia irrecuperabile