Fermato motocarro con carico abusivo di rifiuti speciali, denunciato un 56enne

LATIANO- Fermato motocarro con carico abusivo di rifiuti speciali, denunciato un 56enne. Il fenomeno del “rifiuto selvaggio” in provincia di Brindisi è sempre di attualità, nonostante la quotidiana azione di contrasto esercitata dai Carabinieri Forestali su tutto il territorio, soprattutto nelle aree rurali e peri-urbane, dove si aggirano “padroncini” di autocarri e motocarri che raccolgono rifiuti dai centri urbani per poi scaricarli in punti nascosti o poco trafficati, realizzando un circuito illegale del rifiuto, parallelo a quello autorizzato, e di impatto estremamente negativo per l’ ambiente.

Proprio in una di tali zone, in comune di Latiano, nei pressi del santuario di Cotrino, una pattuglia del Nucleo Investigativo (NIPAAF) del Gruppo di Brindisi ha intercettato un motocarro sovraccarico di materiali, risultati rifiuti speciali, per lo più metallici, costituiti da elettrodomestici fuori uso, lattine, carcasse e rottami vari.

All’ atto del controllo, non è stato esibito alcun formulario (f.i.r. = formulario di identificazione dei rifiuti), a giustificazione del carico trasportato, eludendo così ogni possibilità di tracciabilità dei rifiuti.

Inoltre, il conducente operava nella completa illegalità, non avendo iscritto il proprio motocarro alla Sezione regionale dell’ Albo nazionale dei Gestori dei Rifiuti, quindi senza alcuna abilitazione al trasporto. C.Z. di anni 56 è stato perciò deferito dai Militari alla Procura della Repubblica di Brindisi per gestione non autorizzata di rifiuti non pericolosi (art. 256, comma 1, lett. a) e b) del Decreto legislativo n. 152 del 2006, noto come “Testo Unico Ambientale”).

I Carabinieri Forestali hanno inoltre proceduto di iniziativa a sottoporre a sequestro penale preventivo i rifiuti scaricati al suolo ed il motocarro. Il provvedimento si è reso necessario per evitare la prosecuzione dell’ attività illecita, con smaltimento attraverso l’ abbandono nelle campagne ovvero conferimento ad operatori non autorizzati.

BrindisiOggi

 

 

 

 

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