Felpe cinesi spacciate per italiane, nuovo sequestro al porto di Brindisi

BRINDISI – Nuovo sequestro al porto di Brindisi contro il falso Made in Italy. I finanzieri della Compagnia della Guardia di Finanza di Brindisi, insieme ai funzionari dell’Agenzia delle Dogane, hanno scoperto l’ennesima truffa frontaliera “Made in China” sulla rotta Grecia – Italia. Questa volta si tratta di un carico di quasi 5 mila felpe cinesi provviste di etichette riportanti la rappresentazione della bandiera italiana, importate dalla Bulgaria da parte di un operatore commerciale italiano con sede in Roma. La verifica dell’intero carico, stipato a bordo di un Tir proveniente da un porto greco, ha dimostrato chiaramente che le felpe non avevano nulla di italiano e che, al contrario, erano di chiara fabbricazione cinese ed erano state introdotte nel territorio comunitario per essere poi destinate alla commercializzazione come prodotto nazionale. Sulla base dei riscontri effettuati, i finanzieri ed i doganieri hanno squestrato 4.980 felpe per violazione delle leggi a tutela del “Made in Italy” e della vendita di prodotti industriali con segni mendaci. Tutti gli elementi che caratterizzavano la falsa provenienza erano, infatti, rappresentati sulle felpe in modo tale da indurre il consumatore a ritenere – erroneamente – che il prodotto fosse genuinamente italiano. Il conducente del mezzo (K.C., cittadino di nazionalità greca, di anni 47), il rappresentante legale della società italiana importatrice (L.V., cittadina di nazionalità italiana, di anni 38), nonché quello della ditta mittente bulgara, sono stati denunciati a piede libero alla  Procura della Repubblica .

Sequestrate al porto di Brindisi 5mila felpe cinesi contraffatte

Δημοσιεύτηκε από Brindisi Oggi στις Τετάρτη, 1 Μαΐου 2019

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