
BARI- Avrebbe favorito la latitanza del boss della Scu Gennaro Solito, in manette 55enne. Si tratta di Luigi Martina, di Ceglie Messapica. L’uomo era ricercato dallo scorso 25 novembre perché destinatario dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal g.i.p. del tribunale di Lecce, su richiesta della direzione distrettuale antimafia di Lecce. Martina è indagato, insieme ad altre tre persone, perché ritenuti responsabili , a vario titolo, di aver favorito in concorso la latitanza dell’esponente della sacra corona unita brindisina, Gennaro Solito, condannato alla pena definitiva 14 anni di reclusione, già arrestato in Germania a gennaio di quest’anno ed estradato a marzo.
Solito era stato arrestato dai carabinieri di Brindisi, al comando del tenente colonnello Alessandro Colella, il 29 settembre 2010, assieme ad altre 9 soggetti ritenuti i nuovi esponenti della sacra corona unita ,tutti imputati dell’operazione Calipso . In questa operazione finì in manette anche Ercole Penna, poi diventato collaboratore di giustizia e fonte ritenuta attendibile dai magistrati. Mentre Daniele Vicientino, ritenuto uno dei capi, fu catturato dopo sei mesi di latitanza.
Solito aveva una cospicua disponibilità economica e questo gli aveva consentito di fuggire all’estero. L’uomo viveva in un appartamento vicino Stoccarda la compagna, una donna di 27 anni di origine straniera.
Il 18 novembre dello scorso anno, Solito era stato fermato in una stazione di servizio nei pressi di Breisgau dalla polizia di tedesca di Friburgo. Qui Solito aveva presentato alle forze dell’ordine dei documenti visibilmente falsi. Immediatamente erano partiti i controlli incrociati. La polizia tedesca aveva contattato i carabinieri di Brindisi scoprendo che Solito era latitante ma poiché non era stato diramato alcun mandato di cattura internazionale non fu possibile fermarlo ed arrestarlo fino a gennaio scorso.
Martina, invece, si era reso irreperibile nel corso dell’operazione eseguita lo scorso 25 novembre, quando furono arrestati i complici Nicola Barletta, 37 anni, Francesco Barletta, 47 anni e Roberto Valente, 67 anni , tutti di Ceglie Messapica.
Martina si è consegnato ai carabinieri del nucleo investigativo di brindisi presso l’aeroporto di Bari appena giunto dalla Romania.
L’uomo, dopo le formalità di rito, è stato associato alla la casa circondariale di Lecce.
Lu. Pez.
Commenta per primo