BRINDISI- Quale il futuro dell’industria farmaceutica in Italia? Il settore e le istituzioni si sono interrogate su questo tema in un convegno organizzato da Farmindustria nazionale a Brindisi nella sede di Sanofi, l’azienda che produce antibiotici. La produzione italiana lo scorso anno ha superato a livello europeo anche la Germania. Secondo gli operatori del settore, l’Italia è ancora in grado di attrarre investitori esteri. La Puglia ospita 4 aziende farmaceutiche, le due più importanti sono Sanofi a Brindisi e la Merck a Modugno per un totale di 2800 addetti tra dipendenti diretti e indotto. Questo settore nel 2017 ha prodotto il 24 per cento dell’export manifatturiero pugliese. All’evento è intervenuto il vice presidente nazionale Farmindustria Giovanni Morelli.
Lo stabilimento Sanofi di Brindisi è uno dei 4 siti produttivi di Sanofi in Italia. Specializzato nella produzione di principi attivi farmaceutici per fermentazione. La collaborazione con la Regione Puglia e gli enti locali, negli ultimi 6 anni ha generato 4 contratti di programma per un totale di oltre 80 milioni di euro dedicati al potenziamento del sito, allo sviluppo di nuovi farmaci, allo sviluppo sostenibile, alla ricerca industriale e a progetti di manufacturing 4.0. Proprio di quest’estate è il nuovo accordo per un importante progetto di ricerca da 6 milioni di euro finalizzato allo sviluppo dei processi di produzione di antibiotici e di nuove molecole che potrà contare su un finanziamento di 3.8 milioni dei Progetti Operativi Regionali (POR).
All’iniziativa ha partecipato l’amministratore delegato di Sanofi Hubert de Ruty. “Oggi l’Italia è prima in Europa per produzione industriale, un risultato a cui Sanofi ha ampiamente contribuito continuando a investire nei suoi 4 stabilimenti in Italia – ha affermato l’ad – In particolare, qui a Brindisi siamo da sempre al fianco delle Istituzioni e abbiamo da poco siglato un nuovo Accordo di Programma con la Regione – un quarto è in corso – che porta a oltre 130 milioni i nostri investimenti negli ultimi anni, se si considerano anche i progetti di ricerca con il MIUR. Ma dobbiamo guardare più lontano. La mia proposta è per un accordo decennale alla cui definizione partecipino tutti gli stakeholder per il futuro di questo territorio, la sua crescita, la sua competitività e la sua leadership nella produzione industriale. Un progetto che potremmo chiamare “Alleanza strategica della salute 2025”, con l’obiettivo conferire all’Italia la laurea di Paese più attrattivo d’Europa”.
I lavori sono stati aperti dal sindaco Riccardo Rossi: “Oggi il tema dell’innovazione è la vera sfida che ci impone il futuro –ha dichiarato il primo cittadino – Ciascuno per le proprio competenze deve svolgere il proprio ruolo per ricucire le tante contraddizioni create dall’industrializzazione nella nostra città. Noi supporteremo i processi di innovazione insieme a tutti gli attori del territorio; dalle università di Bari e del Salento, dai sindacati alle scuole fino ai cittadini. Vogliamo investire per formare il capitale umano perché di capitale economico non c’è penuria. L’invito che faccio a tutti è quello di raccogliere la sfida e vincerla affinché Brindisi possa crescere”.
BrindisiOggi
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