BRINDISI- Famiglia “intrappolata” nel parco, adulti e bambini scavalcano il cancello con una scala di fortuna. Accade anche questo a Brindisi dove una famigliola sabato scorso è rimasta chiusa all’interno del Parco Maniglio , quartiere Bozzano. Era circa mezzanotte quando in procinto di andare via genitori e figli si sono accorti di essere stati chiusi all’interno del parco con tanto di lucchetto al cancello. A raccontare quanto accaduto è un cittadino residente della zona che solo per puro caso si è accorto della famiglia in difficoltà. “Ero affacciato al balcone della mia abitazione si si trova a ridosso del parco- dice- quando mi sono accorto del concitato vociare che proveniva proprio dal parco giochi. Ho cercato di capire cosa stava accadendo ed ho notato questi adulti ed alche qualche bambino che si trovavano all’interno dell’area verde accanto al cancello chiuso. Insieme cercavano, con grande difficoltà di forzare il lucchetto chiuso ma senza successo. A quel punto ho allertato la polizia locale chiamando la centrale operativa”. Il comando della locale riceve la segnalazione e contemporaneamente la stessa segnalazione viene fatta, evidentemente da qualcun altro ai vigili del fuoco che a loro volta chiedono la presenza di una pattuglia della polizia locale sul posto per verificare quanto stava accadendo. In quel momento, infatti, le squadre dei vigili del fuoco erano impegnate a Materdomini per sbloccare il generatore dell’Enel incastratosi nel sottopasso durante il trasporto. Nel frattempo al quartiere Bozzano altri avventori stavano aiutando la famigliola ad uscire dal parco. “Hanno dovuto scavalcare il cancello- racconta il cittadino che dalla sua abitazione assisteva alla scena- lo hanno fatto utilizzando una scala gentilmente messa a disposizione dai gestori del Bar Eden che si trova lì vicino”. All’arrivo, quindi, della pattuglia della polizia locale i malcapitati erano già riusciti ad uscire dal parco e sbrogliare l’incresciosa situazione. Ora quello che ci si chiede è come mai nessuno abbia notato la presenza di queste persone all’interno del parco mentre si provvedeva a chiudere i cancelli. I parchi cittadini da lungo tempo non hanno più un servizio di guardiania. Non ci sono i custodi che un tempo restavano all’interno dell’area pubblica durante l’orario di apertura per sorvegliare che non accadesse nulla. Il Comune di Brindisi da diversi anni ha ridotto il servizio limitandosi ad affidare a Multiservizi solo il compito di aprire e chiudere i cancelli ad orario prestabilito, chi si occupa del servizio non è tenuto a fare altro. Tuttavia appare anche strano che prima della chiusura nessuno si sia accorto della presenza della famigliola. E’ pur vero che proprio l’assenza di guardiania in questi ultimi anni ha alimentato le incursioni dei vandali all’interno delle aree pubbliche tanto durante l’orario di apertura quanto, a maggior ragione, durante l’orario di chiusura, quando sul serio sembra che non ci sia nessuno. Questo è un problema diffuso per la città di Brindisi e più è grande il parco e più è difficile tenere sotto controllo la situazione. Il Comune di recente è stato destinatario di un importante finanziamento per il potenziamento della sicurezza in città attraverso la installazione di nuove telecamere, ebbene, nel progetto approvato dal Ministero dell’Interno ci sono proprio una serie di occhi elettronici che andranno a sorvegliare i parchi cittadini. Nel frattempo la vicenda è stata denunciata , anche, con tanto di foto, sul profilo social “Impresa Mamma” .
BrindisiOggi
Credo, che bisogni inserire in tutti i parchi nuovamente i custodi, responsabilizzando gli stessi al controllo, ed alla pulizia, proponiamo al nuovo sindaco…
A questo serve intervenire sul sottopasso di via materdomini, si dovevano iniziare i lavori a maggio ma siamo e fine luglio e niente… Per la vicenda della famiglia chiusa nel parco non ho parole…. Come fai a chiudere i cancelli se non sei sicuro che all’interno non ci sia nessuno….