BRINDISI- Avrebbero falsificato i formulari dei rifiuti e in discarica invece di portare scarti di cancelleria e altri rifiuti solidi urbani (così come dichiaravano) portavano tonnellate di deiezioni di cani, indagate 12 persone e tre società. Gli agenti della Digos hanno notificato l’avviso conclusioni indagini a 12 persone tra dirigenti comunali, rappresentati legali di aziende dei rifiuti ,titolari di un rifugio di cani e il perito di un centro laboratorio analisi. L’indagine è stata condotta dalla Digos di Brindisi in collaborazione con i carabinieri del Noe di Lecce coordinata dal pubblico ministero del tribunale di Brindisi Valeria Farina Valaori. La discarica nel mirino è quella comunale di Autigno. I fatti si riferiscono al 2012, indagati a vario titolo per abuso d’ufficio e reati ambientali ai danni del Comune di Brindisi e della Monteco. L’operazione è stata denominata Dirty Drump, discarica sporca.
Avviso conclusioni indagini per : Fabio Lacinio allora dirigente del Settore Ambiente; Rosario MAZZARELLA nella qualità di amministratore unico della S.ECO.M. srl, società privata che si occupa della raccolta e smaltimento di rifiuti, nonché nella qualità di conferente nel contratto stipulato con il Comune di Brindisi, nel novembre 2011, attinente all’uso della discarica di Autigno; Giovanni MONACO nella qualità di operatore della S.ECO.M. srl; Guglielmo GRANAFEI nella qualità di perito chimico presso il laboratorio di analisi SCA, con sede in Mesagne; Arjana MARKISIC nella qualità di titolare del canile – rifugio, DOG’S VILLAGE; Antonio REGOLI nella qualità di gestore / responsabile del canile – rifugio, DOG’S VILLAGE; Salvatore TONDO operatore della S.ECO.M. srl; Luigi DONNO operatore della S.ECO.M. srl; Carlo SCARDIA, operatore della S.ECO.M. srl; Francesco BACCARI operatore della S.ECO.M. srl; Rocco GIANNINI Rocco anche lui operatore della S.ECO.M. srl; Luca SCRETI nella qualità di titolare della società NUBILE srl, gestore della discarica comunale Autigno.
Indagate per responsabilità amministrativa a seguito dei reati ambientali anche tre aziende (questo è uno dei primi casi in vengono indagate anche le società per reati di questo genere).
Si tratta di SCA – Servizi Chimici Ambientali s.r.l. con sede legale in Mesagne, S.ECO.M. s.r.l., di Mazzarella e la Nubile srl di Screti.
Secondo gli inquirenti il produttore dei rifiuti, quindi la Dog’s village, con la complicità di un laboratorio analisi di Mesagne che avrebbe falsificato i risultati, e con la complicità della ditta che trasportava i rifiuti, la Secom, e la stessa Nubile, avrebbe conferito in discarica il rifiuto speciale, quali escrementi di cani, dichiarando che si trattava di rifiuti solidi urbani o assimilabili. Nei documenti venivano dichiarati scarti di cancelleria, piccola ristorazione e pulizia di ufficio quando in realtà nei sacchetti c’erano feci di animali. Quindi un rifiuto speciale per il quale era previsto un altro trattamento e non di certo lo smaltimento nella discarica comunale di Autigno. Ovviamente questo avrebbe dovuto avere un maggiore costo. Nel compilare i formulari venivano inseriti codici diversi dalla reale natura dei rifiuti.
Questo avrebbe danneggiato il Comune di Brindisi e l’allora società che si occupava della raccolta rifiuti, la Monteco. Per questo il dirigente comunale all’Ambiente Lacinio è indagato per abuso d’ufficio in concorso perché avrebbe procurato un ingiusto guadagno patrimoniale alla Secom di Mazzarella con la quale il Comune ha stipulato alcuni contratti che prevedevano la raccolta rifiuti in alcune zone di Brindisi e il conferimento in discarica, togliendo parte di raccolta al gestore unico Monteco. Tutto questo senza gara ad evidenza pubblica, ma solo con una manifestazione di interesse da parte della Secom. Per la Procura un danno ingiusto al Comune di Brindisi, sia in termini di mancato conseguimento dei tributi gravanti sui produttori e non calcolati o calcolati in violazione di legge, che in termini di mancato conseguimento degli obiettivi previsti con l’aumento dell’ecotassa.
La dettagliata attività d’indagine ha trovato riscontro in diversi sequestri probatori e dalle dichiarazioni rese di uno degli indagati, a seguito dell’accesso effettuato da personale della DIGOS e del N.O.E. all’interno del canile rifugio.
Dopo la perquisizione al Dog’s Village i due titolari sono stati anche indagati per maltrattamento su animali a causa della condizione in cui si trovavano alcuni cani.
Lucia Portolano
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