CELLINO SAN MARCO- Aveva dichiarato di aver conseguito la laurea, falsificando gli atti, per poter partecipare al concorso di comandante, finisce in manette un vigile urbano di Cellino San Marco. Ferruccio Martina, 38 anni del posto, era l’unico partecipante al concorso bandito dal Comune di Cellino San Marco . Nei requisiti aveva dichiarato falsamente di essere in possesso del titolo di studio in realtà conseguito dalla sorella.
In questi mesi, oltre alla sua, era stata presentata una sola altra domanda poi esclusa per mancanza dei requisiti.
Qualcuno si è insospettito ed ha segnalato alla Procura di Brindisi il caso. Nella segnalazione il sospetto che il concorso fosse truccato e che quel posto di comandante della Polizia Municipale fosse stato già assegnato. L’inchiesta è partita così a febbraio scorso, il Comune subito dopo aveva annullato il concorso.
Il primo marzo la Guardia di Finanza su disposizione del giudice per le indagini preliminari ha acquisito le carte relative al concorso nella sede del Comune. Qui, ha riferito il procuratore Dinapoli, il sindaco Francesco Cascione, prima di consegnare le carte ha fatto le copie trattenendosele, atteggiamento che il procuratore ha definito “anomalo”.
Come anomala sarebbe stata la presenza sempre del sindaco Cascione durante la perquisizione domiciliare a carico di Martina. Lo scorso 28 giugno le fiamme gialle si sono recate a casa dell’uomo, questi avendo per legge facoltà di farsi assistere durante la perquisizione da una persona di fiducia ha chiamato il sindaco Cascione. Anche questo episodio è stato rimarcato dallo stesso procuratore durante la conferenza stampa.
Ora il 38enne deve rispondere di falso ideologico commesso da privato in atto pubblico aggravato, falso per induzione in errore del pubblico ufficiale e falso per soppressione e peculato. Sulla base di queste accuse, su disposizione del pm Antonio Costantini, l’uomo è stato ristretto agli arresti domiciliari.
Lu. Pez.
Non ci trovo nulla di strano e/o di anomalo nel fatto che un sindaco fotocopi “le carte” (trattenendone copia nell’archivio comunale) prima di consegnarle ad organi di Polizia (delegati dal magistrato).