BRINDISI- Falsi incidenti, 65 indagati per truffa alle assicurazioni. Ci sono medici, avvocati e persino un funzionario dell’Inail iscritti nel registro degli indagati a firma dei sostituti procuratori Luca Miceli e Antonio Negro. 65 persone in tutto considerate coinvolte in un giro di falsi incidenti attraverso i quali avrebbero truffato le assicurazioni. Una vera e propria organizzazione con a capo un noto avvocato del foro di Brindisi.Le accuse a vario titolo sono di associazione per delinquere in concorso, corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, falsità ideologica, sostituzione di persona. Avrebbero usato il termine “zucchine” per parlare delle “laute ricompense ricevute” per “ogni punto di invalidità illegittimamente riconosciuta al presunto danneggiato di turno”. Questa mattina i carabinieri hanno eseguito una serie di perquisizioni presso le abitazioni di due legali e poi negli ospedali dove hanno requisito un gran numero di documenti. L’avvocato, considerato a capo del sodalizio, avrebbe avuto il compito di organizzare gli incidenti sfruttando la collaborazione di un medico del pronto soccorso che comunicava preventivamente i suoi turni in modo da poter refertare i falsi feriti. Un tecnico supportava le diagnosi e un dipendente dell’Inail stimava i danni con importi ben superiori a quelli previsti.
BrindisiOggi
Evidentemente il pronto soccorso è intasato… solo per i fessi