Maxi truffa all’Inps: scoperti 450 falsi braccianti agricoli, 7 società nei guai

TORRE SANTA SUSANNA- In cambio di un’assunzione fittizia versavano ai titolari dell’azienda agricola 10, 15 euro a giornata per ottenere  i benefici previdenziali dell’Inps, la guardia di finanza di Francavilla Fontana in collaborazione con l’istituto di previdenza sociale ha scoperto 1314 falsi rapporti di lavoro nell’ambito agricolo tra Torre Santa Susanna, Mesagne ed Erchie.

antonio triggiani
antonio triggiani

 La presunta maxi truffa ai danni dello Stato vede coinvolte sette società agricole facenti capo ai componenti di una stessa famiglia di Torre Santa Susanna. Venti persone sono indagate per associazione a delinquere e truffa. 414 falsi agricoltori sono indagati per truffa ai danni dello Stato. Gli assunti passavano da una società all’altra, solo un’azienda realmente operava nel campo dell’agricoltura, le altre sei non avevano mai coltivato e raccolto nulla.  In alcuni casi sono stati trovati anche finti contratti di affitto di terreni agricoli, in poche parole i veri proprietari degli appezzamenti erano completamente all’oscuro. Inoltre le cooperative emettevano fatture e scontrini per operazioni inesistenti  per dimostrare un minimo di volume d’affari che potesse giustificare gli elevati costi delle retribuzioni da sostenere, ma in realtà non era mai stato venduto alcun ortaggio o comprato il necessario per coltivare.

Le società  e cooperative venivano aperte e poi messe in liquidazione dopo due anni lasciando diversi debiti all’Inps. Nel frattempo i dipendenti assunti godevano delle prestazioni previdenziali e assistenziali, come indennità di malattia, maternità e assegni per il nucleo familiare. Solo per una maternità l’Inps eroga un assegno di circa 5mila euro, il 70 per cento infatti delle braccianti  fittiziamente assunte erano donne.

Un giro di affari che da una parte permetteva agli assunti di percepire soldi dall’Inps, dall’altra ai titolari di guadagnare circa 15 euro che ogni falso dipendente erogava alla cooperativa per ogni falsa giornata agricola denunciata.

Le indagini sono partite nel 2012 condotte dalla compagnia della guardia di finanza di Francavilla Fontana al comando del capitano Antonio Triggiani con il supporto di alcuni ispettori Inps facenti parte di una task force agricoltura regionale. La lente di ingrandimento dei militari e degli ispettori ha interessato gli anni che vanno dal 2006 al 2013. Dalle indagini è emerso che tutte le cooperative agricole erano strettamente collegate tra loro, facevano capo ad una stessa famiglia, le stesse persone appariva come soci contestualmente in più imprese agricole e i loro familiari risultavano assunti.

Gran parte dei lavoratori erano transitati da una cooperativa all’altra  che pur avendo denunciato l’assunzione di quasi 300 dipendenti per circa 25mila giornate di lavoro annue non avevano mai effettuato i versamenti contributivi, per un importo complessivo di 1milione 600mila euro. Nel frattempo però l’Inps aveva erogato prestazioni previdenziali e assistenziali per un ammontare di circa 3milione e 100mila euro.

La truffa ai danni dello Stato ammonta a quasi 5 milioni di euro. I braccianti agricoli indagati sono di Mesagne, Erchie e Torre Santa Susanna.

Nel giro sono finiti anche dei professionisti del posto, un commercialista di Torre Santa Susanna che aveva dato “le dritte” per mettere in piedi il giro di affari.

Giuseppe Luigi Aprile
Giuseppe Luigi Aprile

“Ora si cercherà di recuperare il denaro che purtroppo però ormai è uscito dalle casse dello Stato- spiega in conferenza stampa Giuseppe Luigi Aprile, responsabile provinciale Inps Brindisi- il limite in tutto questo sta nel fatto che le galline si cercano quando ormai sono scappate dal recinto.”

L’attività di indagine ha consentito  comunque all’Inps di bloccare preventivamente la posizione assicurativa dei braccianti agricoli che risultavano assunti nel 2012 dalla Ortopuglia e ottenere un risparmio sulle indennità di circa 600mila euro.

Le indagini sono ancora in  corso

 Lucia Portolano

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