BRINDISI – ‘Emergenza criminalità a Brindisi’. Una frase che in queste settimane è circolata molto fra la gente e i mass media. Ma alla faccia proprio dell’emergenza criminalità dal primo gennaio 2015 a Brindisi le forze di polizia diminuiranno ancora di più. Infatti, saranno rasate al suolo la sezione della Postale e la squadra Navale. In totale saranno 21 le unità che saranno trasferite in altre sedi e che difficilmente resteranno a coprire la carenza di personale nelle sezioni della questura del capoluogo, così come sottolineato da Francesco Pulli segretario nazionale Sap.
Il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, continua a chiedere un intervento allo Stato per fronteggiare la criminalità nella sua città. Dopo gli attentati contro il primo cittadino il 3 novembre scorso e quello al consigliere comunale Toni Muccio (Ncd) a Brindisi la situazione è diventata pesante. Ora non solo bisognerà far fronte all’emergenza criminalità, ma anche a quella (che esiste da quanto è in atto la spending review ndr) della carenza di unità.
“La situazione è di altissimo disagio sia per la popolazione che per la polizia di stato qui a Brindisi – ha sottolineato a BrindisiOggi.it Francesco Pulli, segretario del Sap – Lo Stato dovrebbe inviare immediatamente dei rinforzi per fronteggiare la situazione brindisina. Non possiamo, ancora una volta, far finta di niente”.
“Dal primo gennaio – continua – chiuderà la sezione della polizia Postale, che va ad aggravare ancora di più tutta la situazione di Brindisi, e in più sette agenti saranno trasferiti in un’altra sede, che sicuramente non sarà la nostra questura”.
I 21 agenti di polizia (7 per la Postale e 13 per la Navale ndr) non perderanno, indubbiamente, il loro posto di lavoro, ma non andranno nemmeno a coprire quei posti ‘vacanti’ e che occorrerebbe coprire nelle sezioni – tipo Digos, squadra Mobile, Volanti – della questura di Brindisi, ma saranno trasferiti in altre località.
“Stanno facendo tagli nel nostro comparto senza fare un’analisi dettagliata – continua a far notare il segretario – Inoltre c’è da sottolineare la situazione critica che vi è nella stazione ferroviaria dove dalle 20 di sera non ci sono più poliziotti. Le difficoltà però ci sono nella sezione Volanti, dove il personale è ridotto fino all’osso, nella Stradale, dove spesso restano senza pattuglie e non riescono a fornire un servizio h24. Idem nell’aeroporto, dove manca la polizia di frontiera. Tutto è stato già adeguatamente segnalato tante volte al Ministero e ai vari ministri dell’Interno che si sono succeduti”.
I rinforzi, quindi, vengono richiesti, ma alla fine la situazione resta la stessa. Pochissime risorse per una popolazione che deve fare i conti con la criminalità che continua, invece, ad alzare il tiro. C’è anche da dire che gli uomini della questura di Brindisi eseguono un lavoro eccellente. Due giorni fa gli agenti della Digos, diretti dal vice questore Vincenzo Zingaro, sono riusciti a individuare l’attentatore che ha appiccato il fuoco all’auto del sindaco Consales. Stamani, gli agenti della Mobile, invece, a capo del dirigente Alberto Somma, hanno arrestato due ragazzi di Brindisi poiché ritenuti responsabili di due violente rapine avvenute nelle scorse settimane nel capoluogo.
“La politica dovrebbe fare molto di più. Basterebbero 30 uomini in più a Brindisi per affrontare meglio la situazione. Con soli 30 uomini in più distribuiti nelle sezioni della questura sono sicuro che riusciremmo a dare maggiore sicurezza alla città” ha concluso Pulli.
Ma intanto, la situazione non si placa. I controlli dovrebbero essere aumentati, soprattutto la sera, durante l’orario di chiusura delle attività commerciale, sono gli stessi cittadini che lo richiedono perché non si sentono al sicuro. Ma se la situazione è questa, se le unità in forze alla questura sono poche, come si può fronteggiare questa emergenza?
Maristella De Michele
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