BARI – Fabiano Amati (Partito democratico) può ritornare in Consiglio regionale. Lo ha deciso la prima sezione civile della Corte di Appello di Bari (presidente Vito Scalera) che ha accolto il ricorso presentato dal fasanese, condividendo i motivi sulla legittimità costituzionale della legge Severino.
Sospeso quindi il provvedimento di sospensione dalla carica di consigliere regionale emesso l’anno scorso dopo la condanna a un anno e otto mesi per tentato abuso d’ufficio e ora Amati può ritornare a sedere nella sede di via Capruzzi della Regione Puglia a Bari.
“È stata una vicenda molto tribolata però alla fine le cose della vita sono così, se credi nella giustizia e hai ragione prima o poi le ragioni le trovi”. Lo ha detto Fabiano Amati, commentando la decisione della Corte di Appello di Bari.
“Mi ha molto addolorato – ha continuato all’Ansa – non aver avuto al mio fianco la Regione Puglia in questa battaglia ma torno in Consiglio con la solita amicizia, nella speranza di poter fare ancora qualcosa in questo scampo di legislatura. Questa vicenda sia però di insegnamento per i miei colleghi: ci sono questioni che non vanno mai sottoposte a valutazione politica”.
Resta pendente la vicenda giudiziaria penale, con una condanna di secondo grado a 6 mesi di reclusione per fatti risalenti al 2009, quando era consigliere comunale a Fasano. “Attendo le motivazioni della sentenza – conclude – e poi impugneremo in Cassazione”.
BrindisiOggi
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