TORRE SANTA SUSANNA – Evento sulla legalità organizzato dall’associazione ‘Terra e legalità’ di Torre Santa Susanna, ma gli articoli che lo raccontavano e annunciavano sono stati strappati dai giornali presenti nei bar. La denuncia arriva dal presidente dell’associazione antiracket e antimafia, Paride Margheriti, nonché vittima del racket, che ha espresso solidarietà agli organizzatori. Alla manifestazione che si svolgerà domani a Torre Santa Susanna sarà presente oltre al prefetto di Brindisi, Nicola Prete, anche il sottosegretario alla Pubblica istruzione, Angela D’Onghia.
“L’episodio – afferma Paride Margheriti – per quanto non sia atto a danni materiali o fisici, è di certo deprecabile moralmente ed il segnale è inquietante se addirittura in uno dei pochissimi eventi in cui il termine “legalità” la fa da padrona si arrivi ad avere ‘paura’ o a non voler far sapere che nel proprio Paese si possa parlare di ‘legalità’.
La denuncia è giunta oggi, dopo che il presidente dell’associazione antiracket, recandosi in un bar del paese si è reso conto che la pagina di un quotidiano locale dove era riportata la notizia dell’evento era stata strappata (vedi foto). La medesima situazione – stando al suo racconto – si è ripetuta negli altri locali dove erano presenti i giornali.
“Evidentemente – continua il presidente dell’associazione antiracket – come diceva Richard Bandler ‘la mancanza d’informazione è anch’essa informazione’, non penso che chi abbia compiuto un tale vile gesto, abbia contezza di tale concetto, di certo però il monito è forte e tra le tante domande che mi pongo prevale un semplice ‘Perché’? Purtroppo i cittadini tutti, devono prendere atto che a pagare per tali gesti definibili criminali, è l’intera comunità è questo che non solo Torre Santa Susanna ma anche nei paesi limitrofi deve essere percepito, ad iniziare dalle Istituzioni locali a cui si chiede una presa di posizione.”
“Il sud del brindisino ha difficoltà nell’accettazione di un antimafia sociale e episodi come questi ai danni di una semplice associazione culturale che si permette a parlare di legalità devono far riflettere tutti, dai cittadini che si dissociano da tali gesti a chi invece ha il dovere e i mezzi per capire quello che sta accadendo da anni nel sud della provincia di Brindisi e che ormai è radicato nella sfera sociale a tutti i livelli” conclude Margheriti.
BrindisiOggi
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