CAROVIGNO- Estrazione abusiva di pietra calcarea i Carabinieri del nucleo operativo ecologico di Lecce sequestrano a Carovigno in contrada “Carmine Caturo”, un’ara di quattromila metri quadrati. Si tratta di un sequestro preventivo d’urgenza di un’area profonda circa quaranta metri, di proprieta’ di una societa’ della provincia di Lecce, all’interno della quale, in assenza di autorizzazione, si stava esercitando abusivamente attivita’ estrattiva di pietra calcarea, in blocchi di varie dimensioni e forme, utilizzata per la realizzazione di arredi urbani e domestici. in occasione del controllo sono stati altresi sequestrati una pala meccanica, un muletto ed altra attrezzatura utilizzata per l’estrazione della pietra.
Quattro persone sono state segnalate alla procura di Brindisi; si tratta di due operai, del direttore responsabile della cava e dell’amministratore della societa’ proprietaria della stessa; a tutti viene contestato il fatto di non aver ottemperato alla diffida emessa – a giugno di quest’anno – dall’ufficio minerario della regione Puglia con la quale si sospendeva l’attivita’ di coltivazione della cava per motivi di sicurezza. L’amministratore è ritenuto anche responsabile di omessa denuncia all’autorita di vigilanza competente, omessa comunicazione di inizio lavori al comune di Carovigno ed omessa predisposizione del documento sulla stabilita dei fronti.
Il valore complessivo dei beni sottoposti a sequestro e’ di circa trecentomila euro. Il Noe, al comando del tenente colonnello Nicola Candido, ha provveduto ad avvisare per i provvedimenti di competenza tutte le autorita’ amministrative, compreso l’ufficio minerario della Regione.
BrindisiOggi
Evidentemente fino a qualche giorno fa questa cava era totalmente INVISIBILE o lavorava solo di notte. Poi, ad un certo punto, qualcuno, passando nei paraggi, ha detto sorpreso”Oh, guarda un pò, una cava di pietra…..ecco perchè vi è questa voragine di quaranta metri. Avrei potuto rischiare di cascarci dentro……… Ma per favore, vadano a raccontare le favole a qualcun altro che ci crede ancora.