BRINDISI- Esternalizzazione del servizio asili nido, l’Adoc: “Un danno per la collettività”. Il Comune di Brindisi ha deciso di esternalizzare il servizio asili nido per l’anno scolastico 2021/2022, ma l’Adoc solleva una serie di perplessità su questa scelta. “A partire dal prossimo anno, quindi, intoppi burocratici permettendo e fermo restando l’interesse di un soggetto privato, la gestione dei quattro asili nido comunali non sarà neanche in parte gestito dall’ammnistrazione -dice l’Adoc- Una scelta in controtendenza rispetto alle politiche del Governo centrale che, nell’ambito del piano nazionale di resilienza, punta ad un rilancio del welfare con un’attenzione alle famiglie e alle donne lavoratrici anche attraverso il potenziamento degli asili nido nel territorio. Un servizio essenziale che si decide di appaltare all’esterno puntando, secondo la relazione tecnica politica divenuta parte integrante della delibera, ad un risparmio dei costi fissi facendo leva su una “maggiore flessibilità” nell’ambito della gestione privata e ad un’introito derivante dall’affitto dei locali ospitanti le strutture (20mila euro)”. Queste considerazine lascerebbero spazio ad una serie di perplessità dice l’Adoc circa la garanzia della sicurezza dei luoghi, la qualità dei servizi offerti e non ultimo la gestione del personale. “Ricordiamo che da mesi le associazioni di categoria rappresentanti le società operanti nel settore dei servizi all’infanzia conducono un duro braccio di ferro con la Regione Puglia per i ritardi accumulati nel riconocimento delle strutture ed il relativo rilascio degli accreditamenti con inevitabili ripercussioni sotto il profilo della gestione finanziaria delle strutture che ricadono integralemente sulle proprietà ed in molti casi sulle famiglie messe notevolmente in difficoltà. Il limite massimo di 50 utenti per struttura, i costi di gestione imposti dall’atto di giunta dettati dalla manutenzione, affitto immobili ( 20mila euro), gestione della ristorazione, non lasciano presagire nulla di buono per il futuro con il rischio che tra qualche mese, nel pieno della ripresa produttiva di diversi settori economici, le famiglie siano costrette a fare- sottolinea l’Associazione dei consumatori- I conti con un drastico ridimensionamento dell’offerta sul territorio. Eppure sino a solo qualche settimana addietro l’attuale ammnistrazione aveva annunciato la partecipazione ad un bando del Ministero dell’istruzione e dell’ Interno per l’attivazione di due asili Nido in due quartieri Commenda e Centro sprovvisti di tale servizio. Un annuncio che lasciava presagire ad un’attenzione sul tema ma ci eravamo illusi. Insomma, si continuano a determinare danni per la collettività specie per le fasce della popolazione più bisognose, non solo sotto l’aspetto economico, ma anche in termini di riduzione dei servizi offerti nonostante una pressione fiscale divenuta per molti versi insostenibile ed ingiustificabile”.
BrindisiOggi
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