FRANCAVILLA FONTANA- Volevano creare un parcheggio e una strada per servire l’ospedale, ma avevano scelto un terreno lontano dallo stesso nosocomio appartenente ad un privato, nonostante la stessa amministrazione comunale di Francavilla Fontana avesse commissionato ad un professionista un progetto che suggeriva un altro terreno più vicino e di proprietà pubblica. Ma la giunta allora guidata dal sindaco di centrodestra Vincenzo Della Corte nel 2012 approva una delibera per espropriare il terreno privato. A distanza di due anni la società proprietaria del fondo ha vinto al tar.
Il tribunale amministrativo di Lecce ha accolto il ricorso presentato dalla Dasco Ecologia srl, che si opponeva all’esproprio, difesa dall’avvocato Ernesto Sticchi Damiani, contro il Comune di Francavilla Fontana. Il progetto prevedeva la costruzione di una strada per collegare Viale Spagna con Viale Padre Annibale Maria di Francia.
Pochi mesi dopo l’approvazione della delibera scoppiò la polemica politica, il terreno è di proprietà di Massimo Ferrarese, presidente di Noi centro. Un esproprio non lo avrebbe certamente avvantaggiato, con la vendita privata il terreno edificabile avrebbe fruttato molto di più.
A difendere la posizione di Ferrarese scese in campo Mimmo Bianco, segretario cittadino del movimento, che parlò di invidia politica “Nessuno –disse Bianco – si è posto il problema della totale follia di un progetto che prevede l’utilizzo di somme pubbliche e che non verrà mai utilizzato dai cittadini perché troppo distante dall’ospedale. Per fare dispetto a Ferrarese hanno deciso quindi di buttare al vento svariate centinaia di migliaia di euro della comunità, invece di utilizzare un terreno già di proprietà e limitrofe all’ospedale e un progetto già pagato.”
Nella giornata di oggi il Tar di Lecce ha emesso la sentenza che accoglie il ricorso e annulla la delibera di giunta del Comune di Francavilla in quanto il vincolo ospedaliero che pendeva su quel terreno è decaduto nel 2006. Non solo, ma si accoglie la tesi della difesa del ricorrente che rileva che il progetto (che comprende un parcheggio destinato a servire non già l’ospedale, bensì il campo sportivo comunale e gli uffici del tribunale) sarebbe comunque incompatibile con la destinazione a zona ospedaliera (oltre che illogico, visto che il terreno non è contiguo al nosocomio).
BrindisiOggi
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