BRINDISI- Michele Errico con i suoi sostenitori e la fondazione Giuseppe Lazzati sollevano obiezioni sul progetto Dtt di Enea sulla fusione nucleare, per il quale Brindisi è stata candidata dalla Regione Puglia. L’ex presidente della Provincia parla di procedure errate nella candidatura, in quanto la legge in questi casi prevede un’inchiesta pubblica. Cita Casalmonferrato che ha bloccato questa iniziativa sulla base delle perplessità suggerite da Legambiente e dal rappresentate di Bene Comune in quella città. Chiare le frecciatine agli ambientalisti e a Riccardo Rossi, candidato sindaco del centrosinistra. “Mi chiedo se c’è Legambiente a Brindisi- dice Errico- e vorrei sapere cosa ne pensa Brindisi Bene Comune”.
Accanto al notaio anche Angelo Consoli che si oppone duramente al progetto : “La fusione- dice- è chiaramente meno pericolosa della fissione, ma crea comunque materiale radioattivo difficile da smaltire.
Per supportare le loro tesi Errico e Consoli fanno parlare il professore dell’Università dell’Idrogeno Nicola Conenna che ritiene la ricerca di Enea assolutamente inutile e uno spreco di denaro pubblico. “Nessuno – spiega Conenna- in tutto il mondo è riuscito in questa impresa. Una ricerca inutile, che si è già mostrata fallimentare in passato. Qualora ci dovessero essere dei risultati questi sarebbero visibili solo fra 50 anni. Si potrebbe invece investire sull’energia solare che è gratis, perché sia chiaro: l’era del fossile è finita”.
Il 18 gennaio scorso la giunta regionale ha deciso di candidare l’Area della Cittadella di Brindisi all’avviso pubblico bandito dall’ENEA, per la selezione di un sito per l’insediamento dell’esperimento DTT (Divertor Tokamak Test). La candidatura ha trovato un grande sostegno del Pd che in campagna elettorale si giocherà la carta investimenti e posti di lavoro.
Si tratta di un “esperimento innovativo”, aveva scritto la Regione nella nota stampa- ideato dai ricercatori dei principali enti di ricerca italiani (ENEA, CNR, INFN), unitamente ad alcuni tra i principali atenei del paese e condiviso anche da EUROfusion (Consorzio europeo per lo sviluppo della fusione nucleare), finalizzato alla costruzione di un dispositivo per gli studi sulla generazione di energia elettrica mediante fusione termonucleare.L’investimento complessivo per la costruzione del sito è stimato in complessivi 500 milioni di euro, ripartiti tra diversi attori istituzionali, al quale si aggiunge il costo della connessione alla rete elettrica nazionale”.
Se Enea dovesse scegliere Brindisi la Cittadella della ricerca sarà ceduta a titolo gratuito all’ente di ricerca così come prevede il bando.
I sostenitori di Errico puntano i piedi chiedono maggiori informazioni sul progetto, affinchè non abbia conseguenze gravi come gli insediamenti in questo territorio negli ultimi 50 anni.
Dubbi sul progetto dell'Enea a Brindisi sulla fusione nucleare: Errico: "una ricerca inutile lo dicono gli scienziati. Sia fatta un'inchiesta pubblica. Ora legambiente e Bbc non parlano"
Nai-post ni Brindisi Oggi noong Martes, Enero 23, 2018
BrindisiOggi
Prof Nicola Conenna dell'Università dell'idrogeno contro la ricerca sulla fusione del nucleare. Il docente: "vi spiego perché non serve"
Nai-post ni Brindisi Oggi noong Martes, Enero 23, 2018
MA QUESTO E’ CAPACE DI DIRE SEMPRE E SOLO NO A TUTTO??