CAROVIGNO- Martedì scorso rieletto Vincenzo Epifani presidente del consorzio di Torre Guaceto (già presidente dal 2003 al 2013 e dimessosi non più di un mese fa). Il nome è stato indicato dal sindaco di Carovigno Carmine Brandi. L’opposizione di centrosinistra attacca. “Ancora una volta- scrivono i consiglieri Marzi Bagnulo, Massimo Lanzillotti, Vincenzo Radisi, Melania Uggenti- gli interessi di Torre Guaceto sono stati sacrificati alla solita logica della spartizione politica e dell’idea di Torre Guaceto come dependance del Comune. E’ stata persa una straordinaria occasione per poter discutere e approfondire su ciò che è diventato oggi Torre Guaceto, su come lo si immagina nel futuro, su come costruire una governance all’altezza del compito capace di tenere a bada i tanti interessi economici che ormai ruotano intorno al Consorzio e che ne stanno compromettendo la sua immagine e la sua funzione in termini ambientali, economici e sociali.”
L’opposizione fa la disamine dei vari atti intimidatori che hanno visto protagonisti i vertici del Consorzio negli ultimi mesi. Atti però che vanno avanti ormai da oltre due ani.
“Ma evidentemente- aggiungono i consiglieri di minoranza- tutto ciò non basta a Brandi e alla sua maggioranza, per loro è tutto normale, non c’è nulla di cui discutere, per loro è addirittura normale fare un finto avviso pubblico per la selezione dei rappresentanti del Comune nel cda del consorzio, umiliando e prendendo in giro quanti (circa una ventina) hanno partecipato all’avviso pubblico. Per loro è normale che sia sciolto il cda per le dimissioni dei consiglieri incluso il presidente, e non spiegare perché ciò sia avvenuto. Noi come opposizione abbiamo provato a discutere, chiedendo la convocazione di un consiglio monotematico sulla vicenda, che avremmo voluto aperto a quanti potevano dare il loro punto di vista, a partire da tre presidenti che si sono succeduti dal 2000 ad oggi, ai rappresentanti del Comitato di Salvaguardia di Torre Giaceto, ma non c’è stato verso. Anzi, la maggioranza, costretta a convocare il Consiglio Comunale ha evitato che fosse aperto, ha completamente ignorato l’Ordine del giorno da noi presentato, non ha portato alcuna proposta o elemento di discussione, nulla, l’unica cosa che è stata detta dal Sindaco, come risulta dai verbali, è che loro hanno vinto e loro decidono! Una vera offesa al territorio e ai cittadini, manifestando il peggior volto dell’arroganza e della protervia del potere. Loro hanno vinto, ma il territorio non è loro. Torre Guaceto non può più essere merce di scambio dei precari equilibri politici della maggioranza, non può più essere il feudo in cui si coltivano gli interessi privati e le ambizioni politiche di chi se ne sente ormai il legittimo proprietario.”
BrindisiOggi
Ammirevole l’impegno dell’opposizione nel mantenere i
riflettori accesi sulla questione Torre Guaceto
ma ormai la “combriccola del blasco” si è ricomposta.
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Classico esempio della vacca che chiamò cornuto l’asino. Ce ne vuole di faccia, però…..