BRINDISI- Dopo la proposta di un contratto istituzionale per opere strategiche a Brindisi subito un tavolo per le questioni industriale. Lo chiedono i sindacati di categoria. Preoccupazione su due fronti, quello c he riguarda Eni con lo stabilimento di Versalis, e il settore aerospaziale con Agusta.
Dopo l’annuncio della vendita delle quote di Eni, i sindacati continuano ad esprimere forte preoccupazione per lo stabilimento brindisino. Il 12 gennaio prossimo fissato un incontro al Ministero, e il 20 gennaio proclamato lo sciopero nazionale. “Siamo fortemente preoccupati- spiega Michele Almiento, segretaria generale Cgil- è necessario un maggiore intervento delle istituzionali locali per a vicenda Eni. Gli altri territori stanno reagendo con la partecipazione degli enti locali a livello governativo. Brindisi deve fare lo stesso altrimenti qui si rischia davvero. Questa non può essere solo una battaglia sindacale”.
D’altra parte c’è il settore aeronautico, uno di quelli che aveva retto alla crisi ma che da queste parti viene penalizzato dalla decisioni e dalle politiche di Finmeccanica. “Bisogna capire e chiedere al governo quali sono gli investimenti a livello territoriale- continua Almiento- ora siamo alle prese con la vertenza Dema, ma siamo preoccupati per l’intero settore riteniamo che le politiche di Finmeccanica stiano penalizzando il mezzogiorno con contraccolpi anche su Alenia e Agusta. E’ necessario un intervento istituzionale per dare ancora un senso e un ruolo al Distretto Aerospaziale. Questo è uno di quei pochi settori che anche durante la crisi è riuscito a reggere, non può essere abbandonato qui al sud.”
Lu.Po.
Commentare questa notizia? Cosa commentare? Brindisi va a pezzi.Distretto aerospaziale? Ma forse di aerospaziale ,in questo “distretto” o presunto tale, vi sono solo le BALLE: quelle dei politici, degli amministratori e dei sindacalisti. Meglio pensare al famoso film comico di Mel Brooks: molto più serio.