Eni conferma la vendita delle quote, lavoratori programmano lo sciopero

ROMA- Eni concentrerà le sue attività sulla ricerca, produzione ed estrazione di petrolio e gas, uscendo di fatto dal controllo di Saipem, e annunciando ipotesi di cessione della quota di maggioranza di Versalis (chimica) e per Gas & Power delle parte Retail gas.

Con questo annuncio fatto durante l’assemblea nazionale a Roma conferma le voci che da tempo si inseguivano qui sul territorio brindisino, ossia l’intenzione a ridimensionare le attività del petrolchimico.

Scatta così l’allarme da parte dei sindacati dei chimici che con gli stessi lavoratori hanno partecipato all’assemblea romana.

“La possibile cessione della quota di maggioranza e quindi il controllo delle attività chimiche di Versalis- dicono FILCTEM CGIL, FEMCA CISL, UILTEC UIL- rischia di mettere in discussione gli assetti produttivi e l’occupazione di un settore giustamente considerato strategico a livello europeo per l’industria manifatturiera e la nuova filiera della chimica verde con i progetti di P.Torres e P.Marghera”.

“Il Governo non deve permettere che questo avvenga- dicono i sindacati- Mantenere il controllo pubblico di Eni e della chimica Versalis, rafforzare la ricerca e l’innovazione come elementi fondamentali della competitività, garantire la crescita con investimenti e alleanze funzionali allo sviluppo dei singoli business e la realizzazione dei Piani Industriali previsti, sono gli elementi su cui agire per creare valore sia per l’azienda che per il paese”.

Le segreterie FILCTEM CGIL, FEMCA CISL, UILTEC UIL, così  fortemente contrarie a questa prospettiva hanno intenzione di aprire il confronto con l’azienda ed il Governo e proseguire con le iniziative di protesta.

 Il prossimo 20 gennaio sono previste 8 ore di sciopero per tutte le società del gruppo Eni e Saipem.

BrindisiOggi

1 Commento

  1. Come era previsto e ome avevo predetto l’ENI fa quello che vuole e i sindacati o gli scioperi non servono a nulla se non a velocizzare le intenzioni di dismissione.oggi si sta pagando la cecità dei sindacalisti che tutti lo pensano ma nessuno lo dice hanno fatto i propri interessi e non quelli dei lavoratori.
    La mia è solo un opinione ma il tempo dei favoritismi è finito.
    Le multinazionali non hanno interesse per l’italia se non quello di sfruttare lo sfruttabile.
    La chimica in Italia è giunta al termine.

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