BRINDISI – Al termine di un periodo intenso dal punto di vista del calendario ed a due giorni dalla sfida di campionato contro l’Umana Reyer Venezia di Carlo Recalcati, coach Piero Bucchi analizza il momento dell’Enel Basket nella conferenza stampa settimanale.
Primo pensiero quello alla Final 8 ed alla partita con Milano ed alla polemica sui direttori di gara (Bucchi aveva messo in evidenza i soli 6 tiri liberi tirati dalla sua squadra): “In Coppa Italia – esordisce – abbiamo fatto una buona prova, la squadra ha dato il massimo. Contro Milano probabilmente gli arbitri non ci hanno dato credito e di conseguenza rispetto, inconsapevolmente ci vedevano forse come se fossimo già condannati, invece abbiamo dimostrato che avremmo potuto giocarcela”. Bucchi spiega che non si riferisce a chiamate particolari dei tre “fischetti”: “Si è trattato – spiega – del metro arbitrale in generale, non di singoli episodi. Detto questo, ribadisco comunque i miei complimenti a Milano”. Per quanto riguarda l’Eurochallenge, c’è soddisfazione: “Eravamo partiti – dichiara – con l’intenzione di superare un turno ed ora ne abbiamo superati due. Ora proviamo a giocarci la Final Four contro una squadra eccellente che sta facendo bene nel suo campionato ed ha giocato in Eurolega”.
Quindi, lo sguardo al prossimo avversario di campionato: “Venezia – dice – l’abbiamo battuta in Coppa ma ora la affrontiamo in casa e saranno sicuramente arrabbiati. Non credo si possa considerare una prova del nove per noi, loro hanno una squadra molto buona”. La sfida sarà preparata tra oggi e domani: “Ieri – dice il coach siamo arrivati a Brindisi alle sei di pomeriggio, si sono allenati solo Cournooh, Zerini e Mays. Oggi riprenderemo con la pallacanestro. Prepariamo la sfida con fiducia e voglia di far bene”.
Bucchi passa poi ai singoli: “Il miglioramento di Eric ed il recupero di Mays – sottolinea – dipende molto da come si riescono ad allenarsi”.
C’è anche spazio per guardare indietro al momento non felice di gennaio: “Un mese brutto – ammette Bucchi – da Reggio Emilia in poi, con la squadra che non stava bene per diverse motivazioni. Fino a dicembre avevamo fatto bene, poi abbiamo avuto un calo. A settembre avevamo messo in preventivo che la Coppa si potesse pagare con qualche sconfitta”. Il coach analizza questo aspetto specifico: “Nel corso di un anno – prosegue – rispetto a squadra a noi vicine come Cremona, Avellino e Bologna abbiamo giocato 12 partite in più. O si ha un roster formato da 12 giocatori in grado di reggere come le squadre di Eurolega o Eurocup o rischi di pagare”. Bucchi evidenzia anche la volontà dei suoi di reagire: “I ragazzi – sostiene – ci tengono, ci siamo parlati ed abbiamo lavorato recuperando atleticamente e mentalmente”.
Il coach si sofferma anche sui valori usciti dalla Coppa: “Sassari – commenta – in due partite secche ha battuto Milano, un bel biglietto da visita. Sin da settembre avevamo individuato i sardi come ottima squadra: Milano ha fisicità, Sassari fisicità ed anche corsa”. Nel roster sassarese anche alcuni ex come Jerome Dyson: “Lui – afferma Bucchi – continua a fare le sue cose e, con tutto il rispetto per la nostra squadra dello scorso anno, ora ha dei compagni di squadra di livello superiore, come ad esempio Logan, Sanders e Lawal, e deve dividersi il lavoro con altri”.
Chiusura con i buoni dati che arrivano dalla prevendita dei biglietti per la sfida interna di Eurochallenge con il Nanterre, con tagliandi comprati anche fuori regione: “Il presidente Marino – conclude l’allenatore dell’Enel Basket – aveva già espresso la volontà che questa fosse la squadra non solo della città, ma anche della Puglia. Si tratta di un bel segnale”.
Francesco Trinchera
Foto: Gianni Di Campi
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