BRINDISI – Il sentore che tutto fosse finito era arrivato già domenica sera, quando non è sceso neanche per un minuto sul parquet del PalaPentassuglia contro la Monte dei Paschi Siena, ma adesso è ufficiale: Alade Aminu non è più un giocatore dell’Enel Basket.
Lo ha comunicato la stessa società brindisina che, nella stessa nota in cui si comunica la “rescissione consensuale” con il giocatore, “ringrazia Aminu per il contributo offerto nella prima parte del campionato così ricca di successi e gli augura un fortunato prosieguo della carriera così come merita per le sue doti tecniche e umane”.
Ora, giocoforza, la società deve buttarsi sul mercato, anche perchè il regolamento vuole che siano sotto contratto i giocatori nelle formule previste, quelle del 5+5 (5 stranieri e 5 italiani) e del 3+4+5 (3 americani, 4 Bosman “A”, 5 italiani). Senza Aminu, quindi, sarà opportuno inserire il nuovo tassello, oltre che per necessità tecniche, anche per quelle di tipo regolamentare. A Brindisi serve un “Bosman A”, comunitario o Cotonou: con questo termine si identificano tutti i nati dei paesi firmatari dell’accordo nell’omonima città del Benin.
Già da tempo, circola qualche nome come sostituto, che potrebbe anche essere “a gettone”: giorni fa, la GAzzetta dello Sport ha fatto quello di Janar Talts, 30 anni, estone, con esperienza in Italia a Varese, mentre in queste ultime ore è stato rilanciato quello di Jeleel Akindele, anche lui 30 anni, nigeriano e con esperienza a Caserta.
Al toto-centro partecipano anche i tifosi, che su alcuni spazi virtuali a loro dedicati ipotizzano qualche nome legato al mercato dei giocatori attualmente senza contratto. Tra questi, l’ex Roma Ali Traorè (da qualche giorno non più al Nanterre), ivoriano naturalizzato francese, ed Eric Boateng, dal Regno Unito, uscito dalla squadra argentina dell’Union de Formosa.
Brindisi, comunque, risalta alle cronache cestistiche anche per il “twit” di Johathan Givony, nome legato ad uno dei siti di scouting più importanti al mondo, Draft Express, riguardo al PalaPentassuglia, dove era presente per la partita di domenica. “Brindisi-Siena. Tiny gym in the south-eastern most part in Italy, one of the smallest, hottest & strangest I’ve been” ovvero “Brindisi – Siena, una minuscola palestra nel sud est dell’Italia, una delle più più piccole, calde e strane nelle quali sia stato”. Tra i commenti, anche quelli di Adrian Banks, giocatore varesino, che ricorda la sua prima partita in Italia proprio al PalaPentassuglia.
F.Tr.
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