BRINDISI – Il momento è arrivat0: l’Enel Basket ha presentato in una conferenza stampa la propria partecipazione alle Final Eight, muovendosi lungo il solco che la porterà a disputarsi l’incontro contro l’Umana Venezia alle 15 nel Forum di Assago.
A fare gli onori di casa il presidente Nando Marino, l’allenatore Piero Bucchi ed in rappresentanza del main sponsor Donato Leone, responsabile delle relazioni territoriali di Enel per il sud.
“Per il secondo anno consecutivo – esordisce Marino – Brindisi è alle Final Eight. Se tre anni fa ce lo avesse detto qualcuno, lo avremmo rinchiuso da qualche parte. Questa però è una realtà importante materializzata negli ultimi 12 mesi, grazie a chi lavora dietro ad una scrivania, al lavoro di Bucchi e dei suoi uomini ed al nostro main sponsor”. La volontà di far bene c’è: “Rispetto per tutti – dice il presidente – paura per nessuno. I ragazzi andranno in campo senza alcun timore”.
Enel non nasconde di puntare molto sulla squadra: “Siamo soddisfatti dei risultati – dice Leone – e dell’approccio a questo appuntamento: umiltà, prudenza ma allo stesso tempo voglia di fare bene. Siamo contenti del lavoro svolto da coach Bucchi, speriamo di tornare da Milano con quel canestro che ci è mancato lo scorso anno contro Sassari”.
L’analisi del coach si sofferma sull’avversario: “Venezia è una buona squadra, ne siamo consapevoli – ammette Bucchi – fatta da giocatori che sulla carta sono da primi 4 posti. In campo però non vanno i contratti e, con il massimo rispetto per loro, cercheremo di giocarcela sino alla fine”. Per il coach, l’arrivo di Johnson e Crosariol è un valore aggiunto: “Hanno un progetto ambizioso – aggiunge -, vorranno venire a Milano per far bene, da parte nostra non ci diamo per vinti e daremo il massimo”. Massimo Bulleri, infortunato a Cremona, sarà presente come capitano non giocatore: “Toccherà a Campbell – spiega Bucchi – fare il playmaker, nonostante anche Lewis lo possa fare. Folarin è il jolly della squadra e potrà far riposare Dyson. Sono convinto che una mano ce la darà. L’assenza di Bullo si sentirà anche per la leadership, che ha un po’ di carattere ed un po’ gli è stato insegnato. Lo ringraziamo per quello che ha fatto, ma ora dobbiamo fare senza di lui”. Riguardo al suo possibile sostituto, Marino ammette: “Inutile nasconderlo. Stiamo seguendo tre-quattro giocatori con passaporto comunitario, ma al momento non facciamo nomi. La scelta di prendere Chiotti si è rivelata importante, lascia aperto uno spazio per un visto eventualmente utilizzabile più avanti nella stagione”. In merito alle caratteristiche, Bucchi ha le idee chiare: “Dovrà occupare principalmente lo spot di 1, se poi riesce a fare anche il 2 tanto meglio”.
Marino torna sulla questione sponsor: “Grazie ai risultati – dice – stiamo dando lustro alla sponsorizzazione. Loro hanno dato contributo alla città, che noi stiamo valorizzando. Ci auguriamo possa accadere anche in futuro, e che i soldi investiti possano avere una cassa di risonanza attraverso quello che faremo”. Per ora non si parla di Palazzetto: “Una giornata troppo bella per parlarne” continua Marino. Accanto questo, ci si sta muovendo per coinvolgere altri soggetti come sponsor: “Stiamo lavorando per coinvolgere altre aziende – puntualizza il presidente – contrattualizzare Kia a metà stagione è stato importante ed anche loro iniziano a seguirci. Ci sono anche altre imprese, ma non è il momento giusto per parlarne”.
Lo stesso presidente spiega qual è la situazione societaria: “Sappiamo quello che stiamo facendo. Non siamo una società – sottolinea Marino – che naviga nell’oro, ma lo facciamo a vista con progetti mensili e con un programma importante. Il 13 febbraio faremo un’assemblea straordinaria per rinfondere il capitale. Credo che probabilmente nessuno andrà via”. Lo stesso presidente elenca i componenti dell’attuale compagine societaria che comprende lo stesso Marino, il gruppo Ferrarese-Ciullo, quelli di Marinò e Carparelli, il gruppo Cogit, Bagnato, Vetrugno e De Nitto. I dubbi riguarderebbero quest’ultimo: “Non sappiamo la decisione che prenderà in assemblea – dice Marino – ma posso dire che il gruppo storico dovrebbe rimanere con lo stesso impegno. Speriamo che dopo il 13, una volta ripartite le quote, si possano avere degli altri investitori, aziende o privati. La cosa più importante è avere risultati per avere credibilità: dobbiamo andare oltre i nostri confini, diventare la squadra della Puglia e prendere investimenti anche da altre parti della Regione”.
Brindisi Oggi
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