BRINDISI – In vista dell’appuntamento che farà calare il sipario sul girone di andata, ovvero lo scontro di domani sera tra l’Enel Basket Brindisi e la Grissin Bon Reggio Emilia di Max Menetti, alla consueta conferenza stampa di presentazione parlano uno degli uomini simbolo dei biancazzurri, Marcus Denmon, e coach Piero Bucchi.
Per quanto riguarda l’infermeria, c’è stato Eric che non si è allenato tra mercoledì e ieri, mentre James dovrebbe avere un po’ di influenza.
La guardia americana prende la parola per primo: “Mi piace molto i campionato italiano – esordisce -, è molto competitivo e le squadre lottano dal primo all’ultimo posto. Ogni settimana affrontiamo una partita combattuta e che bisogna giocare dall’inizio alla fine. Sono anche contento di essere stato chiamato all’All Star Game, una manifestazione importante con giocatori di livello”. Quindi, Denmon si sofferma sulle differenze in cabina di regia in casa Enel Basket, ovvero quelle tra Sek Henry e Jacob Pullen: “Sono due buone guardie – aggiunge – con cui mi sono trovato bene, anche se hanno una modalità differente di gioco: Pullen è più realizzatore di Henry, ma entrambi vogliono far girare bene la squadra”. Quindi, uno sguardo alle Last 16 di Eurochallenge: “Sarà una manifestazione – prosegue la guardia brindisina – che crescerà di livello, e saranno presenti le migliori squadre. Dovremo mantenere il ritmo partita tenendo conto che ci saranno da giocare due gare a settimana. Inoltre, sarà importante anche per preparare al meglio la seconda parte del campionato italiano”. Una delle parole d’ordine per Bucchi è sicuramente la difesa: “Anche nelle mie squadre precedenti – commenta Denmon – ho lavorato dal punto di vista della mentalità difensiva. In questa squadra c’è un sistema di difesa organizzato, dove ognuno svolge il suo ruolo. Credo che possa essere importante per il prosieguo della mia carriera, ovunque decida di andare”. Riguardo alle aspettative, la guardia brindisina per ora non si espone: “In questo momento – puntualizza – serve essere concentrati partita dopo partita”. In merito ai valori in campo in campionato, invece, il focus è su Milano”Sembra – dichiara Denmon – la squadra più forte ed è prima in classifica, ma esserlo dopo 15 partite non significa vittoria del campionato”. Infine, la guardia brindisina parla degli ingredienti per migliorarsi: “Serve proseguire – conclude – sul percorso che abbiamo intrapreso sino ad ora, lavorando duro in allenamento e nelle partite. Speriamo inoltre che ci venga incontro la fortuna, anche perchè abbiamo avuto diversi infortunati. Siamo stati capaci di giocare allo stesso livello di Milano per 35 minuti”.
A seguire è stato il turno di Bucchi: “La partita di domani – esordisce – sarà impegnativa ed un ulteriore passo in campionato. Sino ad ora il bilancio si può dire positivo sulle 14 gare di campionato e le 6 di Eurochallenge che abbiamo disputato. Abbiamo messo l’auto nella giusta direzione, siamo soddisfatti”. Una delle caratteristiche principali di Reggio Emilia è quella di essere a trazione “italiana”: “Cervi, Pini e Mussini – commenta l’allenatore dell’Enel Basket- arrivano dal loro settore giovanile, hanno fatto una scelta programmatica che ha permesso loro di avere giocatori capaci di essere sul campo di serie A per diversi minuti. Hanno investito sempre sul settore giovanile, nonostante la legge Bosman, conquistandosi una certa stabilità in questo senso come la Virtus Bologna e forse Milano, bisogna avere alle spalle 15-20 anni di programmazione”. Bucchi quindi torna sulla partita di Milano: “Alla fin del match – evidenzia – ho detto che gli arbitri non ci hanno aiutato, Milano ha giocato in maniera molto dura ed è stata brava ad imporsi. Da parte nostra, dobbiamo conquistare più rispetto dagli arbitri, cercando di giocare meglio quando siamo sotto pressione”. Quindi, uno sguardo a ciò che sarà la prossima partita: “Reggio Emilia – spiega Bucchi – è una squadra solida mentalmente, anche perchè può contare sul maggior attaccamento alla maglia dei giocatori italiani. Hanno un gruppo coeso e talento sugli esterni, dovremo fare una partita molto attenta”. L’allenatore brindisino guarda anche all’Eurochallenge ed ai i prossimi avversari in coppa: “Giocando due volte a settimana ci sono vantaggi e svantaggi – afferma – dobbiamo essere abili a trasformare questa opportunità a nostro favore. Dovunque si va in Europa non ti regalano niente. L’Astana la conosciamo, è una squadra ricca e competitiva, mentre l’Okapi Aalstar ha il miglior attacco dell’Eurochallenge, con noi che siamo la miglior difesa. I rumeni sono una squadra da scoprire, anche se i miei assistenti hanno già avuto modo di vedere qualcosa di loro all’opera”. Il coach dell’Enel Basket si sofferma sulle possibili alternative tattiche. “Mays da ala grande – sottolinea – dipende dai miglioramenti che potrà fare Eric, una volta che limiterà gli errori sarà più semplice. Per quanto riguarda James da ala piccola, credo che a Milano abbiamo sofferto più in attacco che in difesa e lui è un terminale che dà vantaggi quando gioca da ala grande”.
Francesco Trinchera
Foto: Gianni Di Campi
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