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BRINDISI- Ancora due chance per tentare di salire sul treno play off. A due giornate dalla chiusura dei giochi, la matematica non ha condannato sogni e ambizioni alla formazione brindisina obbligata a vincere contro Capo D’Orlando: l’ultima gara da dentro o fuori. Brindisi, domenica, potrebbe scrivere la parola “fine”, oppure proseguire il percorso post season a Venezia. Chiaro, pur vincendo entrambe le gare, all’Enel potrebbe non bastare.
Di punti per strada la banda di Sacchetti né ha gettati troppi, non ultima la débâcle casertana. Di cosa soffra questa squadra non lo sa (forse) nessuno, neanche Meo Sacchetti. “ Non riesco a capacitarmi – ha dichiarato nel consueto incontro la stampa – della sconfitta subita a Caserta e dell’atteggiamento della mia squadra. Queste non sono partite che richiedono stimoli particolari ma non c’è tempo per ripensare a quanto accaduto al Pala Maggiò. Il confronto Capo D’Orlando è alle porte, una gara da dentro o fuori definitivamente. Abbiamo sbagliato approccio domenica scorsa – ha continuato – e siamo stati presuntuosi nel credere di poter chiudere la pratica in soli due minuti. Non siamo mai riusciti a portare a casa una vittoria dopo un avvio soft, questo riesce solo alle grandi squadre”.
Capo D’Orlando è una grande squadra che, dopo un girone di andata stellare, ha pagato il prezzo degli infortuni e l’assestamento post Fitipaldo approdato, in corsa, al Galatasaray. Ultimamente, ha perso confidenza con la vittoria (5 sconfitte nelle ultime 5 gare), ma questo non deve illudere nessuno. La formazione di Di Carlo, adesso ottava, è obbligata a vincere per difendere il play off . “L’Orlandina ha dovuto fare i conti con tanti problemi fisici – ha proseguito Sacchetti – nonostante tutto, è riuscita a esprimere sul campo un grande spirito di squadra. Ha vinto in trasferta senza giocatori importanti, gioca e lotta fino alla fine, si passa bene la palla e difende. Non sarà una partita semplice. Contro di loro giocheremo una finale. E’ fondamentale vincere e poi ribaltare la differenza canestri”. Sì, perché non basterà vincere, ma farlo con uno scarto di almeno 5 punti.
Dall’infermeria biancoazzurra non arrivano notizie incoraggianti: Scott ha svolto due mezzi allenamenti, Cardillo non si è mail allenato, Donzelli è ancora out. “ Gli infortuni non possono essere un alibi – ha concluso – perché capitano a tutti. C’è un po’ di rammarico per quello che sarebbe potuto essere e non è stato, ma la pallacanestro è così: è bella e crudele. Alcune volte, gira tutto per il verso gusto, altre volte no. Bisogna accettare il risultato del campo. Non mi è mai piaciuto piangermi addosso non inizierò ora”.
La Betaland, esattamente come Brindisi deve conquistare la posta in palio e difendere l’ultimo posto utile del play off, senza Vojislav Stojanovic che nel confronto con Avellino ha subito la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro.
A fare la differenza domenica (palla a due alle ore 18,15), in una gara da bollino rosso, non saranno le motivazioni, quanto, l’attaccamento alla maglia. L’Enel ha ancora molto da dimostrare in tal senso, sempre che abbia voglia di farlo.
Lilly Mazzone
da mo che stiamo vivendo di proclami! ma c’è o non c’è la volontà e l’attaccamento alla squadra per fare i play off?